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VIAREGGIO – Durante l’ora di pranzo, in un ristorante affollato nella darsena di Viareggio, il Nucleo investigativo dei carabinieri di Lucca ha messo fine alla latitanza di un uomo ricercato da mesi.
Il cittadino, di origine albanese, senza fissa dimora e latitante dal settembre 2024, si trovava seduto a un tavolo, immerso in una conversazione con la sua compagna, ignaro che di lì a poco la sua fuga sarebbe giunta al termine.
L’indagine, aveva condotto gli investigatori sulle sue tracce da tempo, fino a quando ieri (16 maggio) attorno alle 13,30, ogni elemento lo collocava nella provincia di Lucca. Durante l’operazione, l’uomo è stato sorpreso sulla terrazza del locale, in possesso di una carta d’identità falsa con generalità inesistenti. Contestualmente, nell’auto usata per gli spostamenti, sono state rinvenute valigie piene d’indumenti e altri oggetti necessari per una continua mobilità.
Non ha opposto resistenza, probabilmente consapevole che la sua corsa era ormai finita. La compagna, che per mesi gli aveva offerto ospitalità e mezzi di sussistenza, è stata denunciata per favoreggiamento personale. Intorno, lo stupore dei presenti era palpabile: pochi minuti prima, il ricercato appariva come un normale avventore del ristorante, ora invece era un arrestato destinato al carcere dove sconterà la pena di 6 anni di reclusione e 26000 euro di multa per una condanna definitiva per spaccio di sostanze stupefacenti, confermata anche dalla Cassazione nel 2024.
Il soggetto dopo la cattura è stato trasferito al carcere di Lucca, a disposizione dell’autorità giudiziaria. La sua lunga latitanza si è conclusa con un pranzo a base di pesce interrotto.