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SIENA – Bilancio Università di Siena, utile di 7.6 milioni.
Il Bilancio di esercizio 2023 dell’Università di Siena evidenzia un risultato economico positivo di 7.6 milioni di Euro. Il documento, approvato dal Consiglio di Amministrazione, è stato presentato alla stampa dal Rettore Roberto Di Pietra, dalla Pro-Rettrice Vicaria Donata Medaglini, dalla Direttrice Generale Beatrice Sassi e dal Delegato al Bilancio e sistemi di controllo Pasquale Ruggiero.
Bilancio Università di Siena, il risultato di 7.6 milioni di Euro, illustra Università di Siena tenuto conto degli effetti straordinari nel 2022 legati alla vendita del Polo didattico le Scotte, è perfettamente in linea con quello del 2022.
Rettore Roberto Di Pietra: “Il contesto in cui l’Ateneo opera è fortemente condizionato da variabili esogene di livello nazionale e regionale, nonché da trasformazioni sociali di medio e lungo termine. La prima dimensione su cui voglio richiamare l’attenzione è il risultato economico conseguito. Il risultato del 2023, se considerato al netto delle operazioni straordinarie del precedente esercizio, risulta pertanto perfettamente in linea con quanto ottenuto a fine 2022. Sulla base della precedente osservazione e confrontando i risultati degli ultimi sette esercizi possiamo sottolineare come il nostro Ateneo abbia ormai sviluppato una evidente e duratura capacità amministrativa e gestionale, grazie alla quale svolge con efficienza le proprie attività istituzionali”.
Agli inizi del mese di aprile, prosegue UniSi, è stato approvato il piano triennale degli investimenti che prevede, nel medio termine, un ammontare di impegni di circa 8,9 milioni di euro che riguarderanno il nuovo Polo didattico delle Scotte, interventi sugli edifici di San Francesco, San Miniato, Mattioli, Funaioli-Mazzi. Su ampia parte di questi impegni finanziari contribuisce la destinazione dell’utile del 2023.
Il conto economico, sottolinea UnSi, “evidenzia in modo chiaro che nel corso del 2023 il valore in termini finanziari dell’attività operativa svolta è aumentata di circa 14 milioni di Euro; mentre il totale dei proventi si è attestato a circa 207 milioni di euro, ed il totale costi a circa 193 milioni di euro”.
Sottolinea Di Pietra nella sua relazione: “Tale incremento di attività è dovuto non solo all’accresciuto livello dei prezzi, ma anche allo svolgimento di una maggiore quantità di attività istituzionali. Di certo, l’incremento è stato principalmente stimolato dall’ingente massa di risorse che il nostro Ateneo ha avuto a disposizione – e avrà ancora a disposizione fino alla fine del 2026 – a seguito della meritata assegnazione di diversi e, più recentemente, ai Progetti di Rilevante Interesse Nazione – PRIN. In tal senso appare evidente l’incremento della posta relativa ai proventi da ricerche con finanziamenti competitivi, che è passata dai circa 11 milioni di Euro del 2022 ai circa 20 milioni di Euro del 2023.
La disponibilità di tali risorse non solo costituisce un grande vantaggio economico per il nostro Ateneo, ma rappresenta anche una grande responsabilità dal punto di vista sociale e gestionale. Le risorse disponibili sono e saranno impegnate per l’implementazione di iniziative di ricerca che permetteranno lo sviluppo socio-economico non solo della nostra comunità di riferimento, ma anche del nostro Paese. Infatti, diversi progetti PNRR, a cui la nostra comunità accademica e tecnica amministrativa sta partecipando, contribuiranno, nei diversi campi di riferimento, alla transizione ecologica e digitale in cui si trova impegnato tutto il nostro Paese”.
Dal lato dei costi operativi si evidenzia l’incremento del costo del personale, passato dai circa 103 milioni di Euro nel 2022 ai circa 109 milioni di Euro per il 2023, dovuto sia alla ripartenza del processo assunzionale del personale tecnico e amministrativo, sia all’attivazione di diverse posizioni di ricerca, soprattutto per giovani ricercatori e ricercatrici.
Un ulteriore aspetto da sottolineare è quello relativo ai costi per il sostegno a studentesse e studenti: nella pressoché costanza degli altri costi operativi, l’Ateneo ha ritenuto fondamentale supportare la comunità studentesca con adeguate iniziative di sostegno. Nel corso degli anni tale voce di costo ha manifestato un costante incremento passando dai circa 22 milioni di euro del 2017 ai circa 35,6 milioni di euro del 2023. Per la parte studentesca va segnalata la destinazione dell’utile in favore di interventi di sostegno in favore di studenti e studentesse e docenti rifugiati con particolare riferimento a quelli in arrivo dalle Università palestinesi, così come proposto dal Senato accademico del 16 aprile
La situazione finanziaria dell’Università di Siena, nonostante l’implementazione dei diversi progetti PNRR e PRIN che prevedono una iniziale anticipazione finanziaria da parte dell’Ateneo, permette all’Università di Siena di finanziare tutte le spese che si sono manifestate nel corso dell’esercizio e generare un incremento della liquidità di circa 10 milioni di euro.
Il Rettore ha voluto ringraziare tutte le componenti delle strutture amministrative dell’Ateneo per il prezioso contribuito al positivo risultato conseguito, rinvolgendo un particolare ringraziamento a Fabio Semplici e Anna Maria Morabito per l’Area dei “Sistemi contabili”. Il Rettore ha ringraziato inoltre Pasquale Ruggiero nel suo ruolo di delegato al “Bilancio e ai sistemi di controllo”, Emanuele Fidora nel suo ruolo di DG nel corso del 2023 e Beatrice Sassi nel suo ruolo di attuale Direttrice Generale.
Nell’occasione è stato reso noto che la destinazione dell’importo di circa 58mila euro, raccolto dall’Ateneo per il 5×1000, sarà destinato ad attività di sostegno psicologico rivolte alla comunità studentesca nelle sedi di Siena, Arezzo e Grosseto.