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Emergenza casa in Toscana, record più 200% sfratti

Rapporto Osservatorio sociale regionale con Anci e Regione. "Governo ha azzerato contributo affitti. Regioni e Comuni lasciati soli. Serve piano nazionale casa"

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FIRENZE – Emergenza casa in Toscana, record più 200% sfratti.

In Toscana crescono gli sfratti e le difficoltà nel sostenere i costi dei mutui, degli affitti, delle spese per la gestione della casa. Il cui aumento “è causa per molti di ulteriore impoverimento”.

Il mercato immobiliare e la situazione abitativa in Toscana sotto i riflettori del dodicesimo rapporto sulla condizione abitativa redatto dall’Osservatorio sociale regionale in collaborazione con Anci Toscana e il Settore politiche abitative Regione Toscana.

Presentazione del rapporto a Firenze,  lavori guidati dall’assessora regionale alle politiche sociali e alla casa Serena Spinelli. In apertura sono intervenuti il presidente della Terza commissione consiliare Enrico Sostegni e Luca Caterino in rappresentanza di Anci Toscana, direttore Simone Gheri.

Per il 2022, emerge, le misure di sostegno all’affitto si collocavano nel trend di crescita connesso alla risposta che era stata data alla crisi pandemica. Le risorse disponibili per il sostegno all’affitto nel 2022 ammontavano a circa 27 milioni. La parte prevalente, 22,3 milioni, proveniva dal fondo sociale per l’affitto, 3,5 milioni dal finanziamento del fondo sociale per l’affitto predisposto dai Comuni, 1 milione circa dalle risorse destinate a tale utilizzo dal Fondo morosità inconsapevole.
Le domande pervenute  22.138 (1.975 in più del 2021, pari a un +9,7%).
Nonostante l’incremento di domande, “la finanziaria del 2023 non ha previsto il rifinanziamento di queste.
Per quanto riguarda gli sfratti, sebbene al momento della stampa del rapporto, i dati sugli sfratti non fossero ancora disponibili, durante l’evento è stato ribadito come il trend di forte crescita ipotizzato nel rapporto sia stato confermato dall’uscita ufficiale dei dati, facendo segnare per il 2022 un +200% di richieste di esecuzione e un +163% di esecuzioni di sfratto”. 

Serena Spinelli: “Il Governo continua a non vedere le reali emergenze e i bisogni del Paese. Nel 2023 ha azzerato il fondo per i contributi agli affitti e per la morosità incolpevole, che in Toscana consentivano a più di 20mila nuclei familari di attenuare le difficoltà. Allo stesso modo non si vedono segnali nella prossima manovra di bilancio. Nessun investimento significativo è previsto per l’edilizia residenziale pubblica, né per nuove costruzioni né per le ristrutturazioni, così come per la rigenerazione urbana.
I temi dell’abitare, invece, dovrebbero stare al centro dell’agenda politica del Paese, come tassello fondamentale delle politiche di welfare. E’ proprio a partire dalla casa, dal garantire condizioni abitative adeguate, che si deve intervenire per contrastare la povertà e le marginalità sociali”.

“Con le risorse regionali continueremo a fare il possibile per fronteggiare questa situazione. Ma il Governo non può lasciare sole Regioni e amministrazioni locali. Rinnoviamo la richiesta forte di un piano nazionale per la casa, con risorse significative che siano in grado di accrescere il patrimonio pubblico di alloggi, di calmierare gli affitti, di garantire diritti da cui in tanti rischiano di essere tagliati fuori”.

I dati presentati.

Il patrimonio residenziale in Toscana è pari a 2.143.831 unità, un valore pari a circa il 6% dell’intero stock nazionale.

Dopo il forte arretramento del mercato immobiliare dovuto alla pandemia, nel 2022 si è confermato un rilancio delle transazioni: +6,8% delle compravendite rispetto al 2021 (il dato nazionale è del +4,7).
I mutui aperti per acquistare un alloggio apparivano invece in lieve diminuzione rispetto al 2021 (-0,5%).  Le transazioni interessate in quell’anno sono state 27.875, appena più della metà di quelle complessive. Sono cresciuti molto i mutuatari under 35 probabilmente grazie all’effetto del fondo di garanzia per la prima casa.
Da sottolineare che nel corso del 2022 i tassi di interesse dei mutui sono aumentati in maniera molto marcata e che questo incremento è stato mediamente pari al 4,5% in Toscana.

Il patrimonio immobiliare dell’edilizia residenziale pubblica toscana è costituito da 5.871 edifici, che assommano 49.924 alloggi (3 alloggi ogni 100 famiglie residenti).

Si contano 421 alloggi in costruzione di cui il 20% con previsione di disponibilità entro il 2023

Oltre la metà di questi edifici sono stati costruiti prima del 1970, mentre sono circa l’8% gli alloggi di recentissima costruzione (dopo il 2000).

I nuclei residenti in alloggi di Erp sono mediamente composti da 2,38 persone, per un totale di 107.744  inquilini.

Per concludere il quadro di sintesi, le domande presentate nel corso del 2021 per l’inserimento nelle graduatorie comunali per l’accesso agli alloggi Erp sono state 20.814, e di queste quasi l’85% (17.607) hanno avuto esito positivo in termini di accoglimento.
Nel 2022 le nuove assegnazioni sono state 1.029 (+2% rispetto al 2021).

© Riproduzione riservata

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