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Ponte dell’Immacolata, in Toscana oltre 430mila pernottamenti

Confesercenti Toscana: "Numeri in linea con il 2022. Grazie a tenuta di città d’arte, borghi, città rurali e turismo termale che sta ricrescendo. Segnali positivi per Natale 2023"

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Ponte dell’Immacolata, in Toscana oltre 430mila pernottamenti.

Per il ponte dell’Immacolata in Toscana l’andamento del settore turistico registra un dato di assoluta stabilità della domanda. Pertanto, non sarà un ponte di piena occupazione delle strutture ricettive, anche se la tendenza rimane positiva.

E’ quanto emerge da un’indagine di Confesercenti Toscana.

Come sottolinea Confesercenti Toscana, tra giovedì 7 e domenica 10 dicembre stimato un movimento di oltre 430mila pernottamenti. Nelle principali città centri d’arte della regione le aspettative sono di un tasso di occupazione media 80%, che in alcuni casi potrebbe raggiungere valori superiori al 90%. Tassi altrettanto elevati risultano anche per le località rurali collina e termali, dove la saturazione media sale rispettivamente a 81% e 80%.

Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana: “Nonostante le preoccupazioni per l’iper inflazione e la crisi dei consumi ormai in atto da qualche mese che stanno creando grande difficoltà a famiglie e imprese, la Toscana continua a mantenere un trend positivo nel settore turismo. Il Ponte dell’Immacolata sarà caratterizzato da numeri sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno grazie alla tenuta delle città d’arte, dei nostri borghi, delle città rurali e del turismo termale che sta ricrescendo. Sul podio delle zone, invece, troviamo il Valdarno con la Val di Chiana. Nel complesso il segnale di tenuta importante che danno i numeri del weekend lungo dell’Immacolata fanno ben sperare anche per il periodo delle feste natalizie. Anche se in questo momento di grande incertezza il grosso delle prenotazioni avverrà last minute, i segnali per il Natale 2023 sono positivi”.

Più contenuto il movimento turistico delle località costiere, ad eccezione dell’Isola d’Elba. mediamente le percentuali di occupazione rilevate nelle strutture aperte tutto l’anno si attestano al 68%. Un andamento migliore è atteso per le aree della montagna con il 77% di saturazione dell’offerta disponibile. In base ai risultati dell’indagine, il tasso di occupazione dell’offerta ricettiva regionale, al netto delle chiusure stagionali, dovrebbe attestarsi al 78%, con un movimento stimato di oltre 430 mila pernottamenti tra il 7 e il 10 dicembre.

Un trend migliore risulterebbe, invece, per le località della Val di Chiana, Valdarno, Chianti e Val d’Orcia. Un buon livello di prenotazioni è stato registrato anche per la Val d’Elsa e la Garfagnana.

© Riproduzione riservata

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