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FIRENZE – Un incontro nel capoluogo toscano per le imprese con più di cento anni di vita.
Le imprese centenarie italiane quest’anno si danno appuntamento a Firenze sabato (15 novembre) per il loro convegno annuale, intitolato Longevità aziendale e costruzione del futuro – Heritage, intelligenza artificiale e persone.
All’evento, che si terrà a partire dalle 10 della mattina all’auditorium della Fondazione Cr Firenze in via Folco Portinari 5, parteciperanno istituzioni, università e aziende storiche italiane per un confronto su cosa significa essere un’impresa longeva: un valore che non si misura solo negli anni di attività, ma nella capacità di innovare restando fedeli alla propria identità.
Il convegno è promosso con il patrocinio del ministero della cultura, della Regione Toscana, del Comune di Firenze, di Confindustria Toscana e dell’università degli studi di Firenze.
Nel corso della giornata si alterneranno interventi, testimonianze e riflessioni sul rapporto tra tradizione, tecnologia e capitale umano, con la consegna del Premio di laurea UicItalia 2025 e del Premio Centum 2025, riconoscimenti dedicati rispettivamente alle nuove generazioni e alle personalità che meglio incarnano i valori dell’impresa italiana.
“Essere un’impresa centenaria non significa solo aver resistito al tempo, ma averlo saputo interpretare e vivere nella maniera giusta. La vera longevità – spiega Fortunato Amarelli, presidente della Unione imprese centenarie italiane – è la capacità di evolvere senza perdere coerenza, di innovare senza rinunciare alla propria anima. È questo il messaggio che vogliamo trasmettere: il futuro dell’impresa italiana si costruisce con le persone, con la cultura e con la consapevolezza delle proprie radici”.
L’Unione
L’Unione Imprese Centenarie Italiane (UicItalia)
è stata fondata a Firenze nel 2000 e riunisce i brand, familiari e non familiari, con almeno 100 anni di attività made in Italy. Ad oggi le imprese centenarie che aderiscono all’Unione sono 53, dalla Lombardia alla Puglia, dalla Liguria alle Marche.



