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Stop superbonus, Regione Toscana: “Rischio lastrico per famiglie e aziende”

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Stop superbonus deciso dal Governo Meloni. Decreto che mette la parola fine alla cessione del credito e allo sconto in fattura.

Per la Regione Toscana, con l’assessore Marras: “Un danno enorme. Con questa decisione il Governo rischia di mettere sul lastrico piccole imprese e famiglie italiane. La richiesta, diretta a Roma, di rivedere la situazione ed adottare strumenti per consentire a Regioni ed enti locali di acquistare i crediti fiscali. I consiglieri di centrodestra ci aiutino a far cambiare idea al Governo”.

Feneal Uil Toscana e Fillea Cgil Toscana: “Si rischia di far naufragare le imprese e di conseguenza mettere in ginocchio i lavoratori coinvolti”.

Cna Toscana: “Decisione del Governo che creerà anche in Toscana una vera catastrofe sociale”.

Confedilizia Arezzo: “Ci troveremo, se il decreto non verrà modificato, innanzi ad una probabile situazione economica di grande difficoltà per le ditte esecutrici e quelle legate alla filiera dell’edilizia”.

Leonardo Marras, assessore Regione Toscana: “Insieme ad altre Regioni, proprio in questi giorni, avevamo chiesto linee guida che consentissero, con adeguate garanzie, di sbloccare la situazione ed aiutare imprese e privati che si trovano in una situazione oggettivamente difficile e dalle possibili pesanti ripercussioni, economiche e sociali. Oggi invece tutto è bloccato”.

Appello al Governo “affinché riapra la partita della cessione dei crediti fiscali anche concedendo strumenti e garanzie a Regioni ed enti locali per poterli acquistare.

Poi Marras : “i consiglieri regionali del centrodestra invece di ritirare in tutta fretta mozioni ed interrogazioni che ci chiedevano di attivarsi per l’acquisto dei crediti, cosa che stavamo appunto facendo, ci aiutino ora a far cambiare idea al governo”.

Feneal Uil Toscana e Fillea Cgil Toscana, categorie sindacali toscane degli edili, sottolineano”la mancanza di confronto con le parti sociali e la drammaticità dei continui cambi di rotta, dove si rischia di far naufragare le imprese e di conseguenza mettere in ginocchio i lavoratori coinvolti. Continui cambi di pensiero che denotano mancanza di visione da parte della politica, e che rischiano di aumentare le difficoltà del nostro Paese. In mancanza di risposte, siamo pronti alla mobilitazione”.

Il segretario generale Feneal Uil Toscana Daniele Battistini: “Un salto nel vuoto, un’operazione sbagliata che rischia di far tornare indietro il settore e che può comportare il fallimento di migliaia di imprese e la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro. Altro che ammodernamento energetico delle infrastrutture e messa in sicurezza del Paese. E’ un atteggiamento alquanto confuso, dove si va avanti a colpi di decreti legge anziché confrontarsi con le parti sociali”.

Il segretario generale  Fillea Cgil Toscana Alessia Gambassi: “Un provvedimento preso sulla pelle dei lavoratori senza nessun confronto con i sindacati. Il Governo oltre a mettere a rischio posti di lavoro e la sopravvivenza di imprese serie rende l’accesso ai vari bonus quasi impossibile per i redditi bassi. Per noi invece è strategico mantenere la politica degli incentivi per ridurre consumi energetici e mettere in sicurezza il patrimonio edile più vecchio”.

Luca Tonini, presidente Cna Toscana: “La decisione del Governo di bloccare le cessioni del credito e gli sconti in fattura creerà anche in Toscana una vera catastrofe sociale. Questo provvedimento  fa sì che migliaia di imprese toscane rischino seriamente di chiusura, aziende artigiane che hanno lavorato nel rispetto della legge, hanno anticipato i costi dei materiali si sono adattate a tutte le modifiche in corso d’opera che le normative richiedevano. La chiusura di migliaia di imprese significa anche la perdita di numerosi posti di lavoro con centinaia di famiglie che perderanno il sostentamento. Questo provvedimento avrà ripercussioni importanti su tutti noi, per questo chiediamo allo Stato un intervento definitivo che dia risposte anche alle imprese che hanno già crediti incagliati, a quelle che stavano per aprire nuovi cantieri e a tutto l’indotto”

Sabina Rossi Palazzeschi, presidente provinciale Confedilizia Arezzo: “Anche sul nostro territorio ci troveremo, se il decreto non verrà modificato, innanzi ad una probabile situazione economica di grande difficoltà per le ditte esecutrici e quelle legate alla filiera dell’edilizia. I proprietari delle abitazioni, i tecnici incaricati all’esecuzione dei lavori, potranno soffrire momenti di grave crisi, poiché il nuovo decreto prevede il blocco totale, salvo casi specifici, della cessione dei crediti d’imposta agli istituti di credito, nella fattispecie in materia di  interventi di recupero del patrimonio edilizio, efficienza energetica e superbonus 110%, misure antisismiche, facciate, impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica e barriere architettoniche”.

© Riproduzione riservata

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