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Stop RdC, in Toscana sos assistenti sociali. Giani: “Governo riveda decisioni”

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Stop RdC, in Toscana sos assistenti sociali. Giani: “Governo riveda decisioni”.

E’ un’onda d’urto con rischio tensione sociale quella che si sta abbattendo anche in Toscana con lo stop del Governo Meloni al reddito di cittadinanza.

L’ex premier Conte, M5S, che aveva introdotto il reddito di cittadinanza, sottolinea:  “Adesso la situazione è questa: difficoltà enormi sui territori, per i sindaci e per i servizi sociali dei Comuni su cui Meloni, con un sms dell’Inps, ha scaricato le difficoltà di tante famiglie che da un giorno all’altro si trovano senza nessuna alternativa”.

Ed è in Toscana che si alza l’allarme degli assistenti sociali.

Una lettera alla Regione a firma della presidente del Consiglio Regionale della Toscana Ordine degli assistenti sociali, Rosa Barone. “Un sms che sta provocando grandissima pressione sui Servizi sociali territoriali con il serio rischio che molti assistenti sociali possano subire aggressioni verbali o fisiche da parte di persone esasperate. Un rischio che proprio in Toscana, in questi giorni, abbiamo nuovamente denunciato ricordando il crescente numero di episodi di violenza contro nostri colleghi”.

Lettera a cui martedì 1 agosto il presidente della Regione Eugenio Giani risponde: “La forte pressione sui servizi sociali territoriali che si è verificata immediatamente dopo il sms che ha annunciato la revisione dei criteri di assegnazione del reddito doveva essere prevista e gestita. In questo modo gli assistenti sociali si sono trovati esposti a aggressioni verbali o fisiche da parte di persone esasperate. E’ un rischio concreto e deve essere arginato. Chiedo al Governo di rivedere le proprie decisioni, i tempi e le modalità alla luce anche di tutto questo”.

Mentre Anci Toscana col direttore Simone Gheri dichiara: “Si è scaricato tutto sui Comuni, senza dare gli strumenti minimi per affrontare una situazione che è molto difficile e complessa”.

Giani con Serena Spinelli, assessore regionale sociale: “Chiediamo al Governo di valutare almeno una gradualità nella revisione del reddito, oltre ad un potenziamento dei servizi territoriali. Per accompagnare i cittadini che non beneficeranno più del reddito di cittadinanza in un reale inserimento nel mondo del lavoro. Ricordiamo che stiamo parlando di persone, spesso con situazioni di vita critiche, per lo più sconosciute ai servizi sociali perché prese in carico da Anpal o dai centri per l’impiego. Che per poter mantenere il reddito di cittadinanza dovrebbero attivare il supporto per la formazione e il lavoro pressi i servizi sociali in tempi strettissimi. Persone, appunto, non numeri o questionari, per cui la loro sorte non può esser decisa a tavolino senza valutare correttamente la complessità della situazione. Invito davvero il Governo a rivedere le proprie posizioni”.

Serena Spinelli: “Avevamo già votato contro il decreto in Conferenza Stato Regioni e avevamo presentato degli emendamenti proprio per chiedere il rinvio dei termini, al fine di garantire concretamente la presa in carico sociale”.

“Promuoverò quanto prima un incontro tra la presidente dell’Ordine degli assistenti sociali e le direttrici dei servizi sociali delle tre Asl. Per avviare un monitoraggio sull’impoverimento delle famiglie e sulle condizioni di lavoro delle assistenti sociali. Professione nevralgica del nostro sistema, ma che per operare in modo efficace ha necessità di strumenti e risorse adeguati. Non certo di essere esposto a fronteggiare la tensione sociale fomentata dal governo”.

Anci Toscana con Simone Gheri: “La questione della sospensione del reddito di cittadinanza è stata gestita con confusione e approssimazione. E’ vero che si tratta di una decisione annunciata già mesi fa. Ma è arrivata senza alcuna comunicazione preventiva, senza misure alternative, basata su dati che non corrispondono alla realtà e con le piattaforme che non funzionano. Si è scaricato tutto sui Comuni, senza dare gli strumenti minimi per affrontare una situazione che è molto difficile e complessa”.

Poi: “Si tratta di una materia delicatissima, perché ne va della vita delle persone. E non si tratta di una questione politica. In questo modo il Governo sta mettendo in difficoltà tutti i Comuni, di qualunque colore. Mi auguro che vengano presi provvedimenti al più presto”.

 

 

© Riproduzione riservata

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