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POPPI – È stata inaugurata oggi in Casentino l’unità mobile Domus, un mezzo innovativo dedicato ai programmi di multi-screening oncologici per mammografia, Hpv, Hcv e colon-retto. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Ispro (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica) e la Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, con il coinvolgimento dell’Asl Toscana sud est, e si inserisce nell’ecosistema THE (Tuscany Health Ecosystem) grazie a fondi Pnrr.
L’obiettivo è chiaro: portare i test di prevenzione più vicini ai cittadini delle aree interne, riducendo le disuguaglianze nell’accesso ai servizi sanitari e aumentando l’adesione agli screening.
All’inaugurazione alla Casa della Comunità di Poppi erano presenti importanti rappresentanti del progetto: Sabina Nuti, responsabile scientifico di Proximity Care e The Spoke 10; Simona Dei, Direttrice Generale Ispro; Marzia Sandroni, Direttrice del Distretto Casentino dell’Asl; Alessandro Cosimi, Direttore Uoc Screening; e rappresentanti istituzionali locali, tra cui la sindaca di Lucignano Roberta Casini e il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli.
Dopo la tappa inaugurale, l’Unità Mobile Domus raggiungerà altre aree interne della Toscana, portando prevenzione e controlli direttamente nelle comunità più periferiche.
“Con questo mezzo vogliamo avvicinare la prevenzione oncologica ai territori più periferici, dove l’adesione agli screening è spesso minore – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – La prevenzione è una priorità e uno degli strumenti più efficaci per garantire standard elevati di tutela della salute“.
Per Sabina Nuti, docente della Sant’Anna, il progetto Domus rappresenta “un esempio concreto di come ricerca e innovazione possano trasformarsi in strumenti al servizio delle persone, con sostenibilità e vicinanza ai cittadini”.
“In oncologia la prevenzione è fondamentale – aggiunge Simona Dei, direttrice generale Ispro –. Questo mezzo ci permetterà di raggiungere chi vive lontano dai grandi centri e di ridurre le disuguaglianze territoriali“.
Anche le autorità locali hanno sottolineato l’importanza dell’iniziativa. Il Casentino, con piccoli comuni e popolazione diffusa, è l’esempio perfetto di area periferica – spiega Marzia Sandroni –. L’unità mobile rende i servizi sanitari più accessibili e rafforza la rete di prevenzione!.
“Gli screening permettono di individuare precocemente eventuali patologie – conclude Alessandro Cosimi –. Domus consentirà controlli più capillari e una maggiore partecipazione della popolazione!.
Infine, per i comuni locali, il progetto rappresenta un’opportunità concreta di promuovere la salute sul territorio. “Come Anci Toscana siamo in prima linea per ridurre le disuguaglianze e avvicinare la comunità alla prevenzione”, dichiara Roberta Casini.