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Assassinio Niccolò Ciatti, l’anniversario: “Scandicci non dimentica”

Niccolò Ciatti, 22 anni, massacrato la notte tra 11 e 12 agosto 2017. Rassoul Bissoultanov, condannato a 23 anni, è ancora latitante. Comune Scandicci: "Per sempre una cicatrice". Famiglia Ciatti: "Lottiamo per Niccolò, ma non riusciamo a dargli giustizia vera"

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SCANDICCI – Assassinio Niccolò Ciatti, l’anniversario: “Scandicci non dimentica”.

Assassinio Niccolò Ciatti, sette anni fa l’assassinio in Spagna dove Niccolò, 22 anni, di Scandicci, si trovava in vacanza con gli amici.

Niccolò massacrato di botte a Lloret de Mar in Spagna la notte tra 11 e 12 agosto 2017. Un massacro di cui ci sono le drammatiche immagini, girate con un telefonino.

Rassoul Bissoultanov, condannato a 23 anni, condanna confermata dalla Cassazione lo scorso aprile,  è ancora latitante.

Comune di Scandicci, sindaca Claudia Sereni: “Una notte che nessuno può dimenticare quella tra 11 e il 12 agosto: nel 2017 la scomparsa di Niccolò Ciatti ha lasciato per sempre una cicatrice nella comunità di Scandicci.

Oggi e tutti i giorni ricordiamo Niccolò, esprimendo vicinanza alla famiglia affinché sia finalmente fatta giustizia. L’assassino è stato condannato a 23 anni di carcere, ma su di lui pende ancora un mandato di cattura internazionale.

Per questo, Scandicci non dimentica, continuando a tenere accesa la luce sulla vicenda di Niccolò”.

La famiglia Ciatti via social: “Ultime ore della tua vita, Niccolò, vita troppo breve la tua, avevi tanto da dare, ma purtroppo alle 02.51 di 7 anni fa un calcio ti ha strappato alla vita che amavi e rispettavi.
Alle 05.15 circa, la voce tremante di un tuo amico ci ha avvertito che eri in ospedale a Girona, siamo partiti immediatamente per venire da te Niccolò,
ore che nella mente scorrono secondo dopo secondo, dal viaggio, dall’arrivo all’ospedale nelle sale della terapia intensiva, ti vedo in quel letto, immobile, fermo, attaccato alle macchine, ti abbiamo abbracciato, ti abbiamo chiamato per tante ore, ma niente è successo, te ne sei andato via.
Dal quel giorno lottiamo per te Niccolò ma non riusciamo a darti quella giustizia vera che meriteresti
Ma purtroppo niente e nessuno potrebbe riportarti da noi e sarebbe l’unica che vorremmo.
Un genitore non dovrebbe sopravvivere al proprio figlio, perché è un dolore infinito quello che hai dentro per sempre e finirà solo il giorno in cui lo raggiungerai e potrai abbracciarlo per non lasciarlo più”

Un video testimonia la violenza di cui Niccolò è stato vittima inerme, impossibilitato a difendersi.

Bissoultanov venne arrestato il 12 agosto 2017 in Spagna e poi dopo 3 anni e 10 mesi rimesso in libertà. Dopo essere stato scarcerato il ceceno lasciò Girona e venne in seguito arrestato in Germania su mandato di cattura internazionale e in seguito estradato in Italia.

Nel dicembre 2021 però la Corte d’Assise di Roma lo ha rimesso in libertà, con un provvedimento poi annullato dalla Cassazione.

Tornato in Spagna, la scorsa estate, dopo la condanna a 15 anni, confermata anche in Appello, Bissoultanov ha fatto perdere le sue tracce ed è ancora latitante.

 

© Riproduzione riservata

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