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Bimba scomparsa, ministro Piantedosi: “Tenere accesa speranza”

Nessuna traccia della piccola Kata, scomparsa da ex Astor a Firenze 10 giugno. Genitori ancora ascoltati in Procura

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FIRENZE – Bimba scomparsa, ministro Piantedosi: “Tenere accesa speranza”.

Nessuna traccia della piccola Kata, cinque anni, scomparsa il 10 giugno dall’ex hotel Astor.

Stabile occupato in cui viveva con la famiglia.

Nessuna traccia anche dopo le nuove perquisizioni di giovedì 29 giugno. In locali di una ditta di due fratelli italiani vicino ex Astor. E in box e garage di un palazzo vicino ad ex Astor.

Il ministro Interno Matteo Piantedosi ospite di ‘Diritto e Rovescio’ condotto da Paolo Del Debbio: “Gli investigatori stanno lavorando e confido che qualche elemento in più possa portare sulla pista giusta. E’ legittimo e doveroso mantenere accesa la speranza”.

I genitori della piccola Kata, Kataleya Alvarez, sono stati nuovamente ascoltati in Procura “per poter chiarire alcuni elementi che ritengono possano essere importanti per lo sviluppo delle indagini”, hanno sottolineato i loro legali.

Miguel Angel Ramon Chiclio Romero e Kathrina Alvarez sono stati accompagnati dagli avvocati Filippo Zanasi e Sharon Matteoni. Con loro anche Luciano Garofano, generale dei carabinieri in congedo ex comandante del Ris a Parma, super consulente della famiglia.

Gli investigatori avrebbero messo a confronto il loro racconto con dettagli emersi durante le operazioni di indagine.

Dunque continuano le indagini. Ma la piccola Kata non si trova.

Indagini per sequestro di persona al fine di estorsione. Ipotesi sequestro forse legato a racket emerso all’interno di ex Astor. Forse a vendetta. Di fatto non ci sono indagati.

E soprattutto non ci sono altre immagini della piccola Kata dopo quell’ultima nel video che la mostra rientrare poco dopo le 15 del 10 giugno. Dopo aver lasciato il gruppo degli amichetti col fratellino.

Nonostante siano al vaglio le circa 1.500 telecamere pubbliche di Firenze.

Per il ministro Giustizia Nordio “Rapimento non ricondotto alla permanenza in ex Astor”.

Interpellato sulle occupazioni abusive, come è stata per l’ex hotel Astor a Firenze fino allo sgombero del 17 giugno scorso, Piantedosi: “Forte della mia esperienza maturata come prefetto una delle prime direttive che ho emanato è quella di non tollerare alcuna ulteriore occupazione abusiva. Questo perché poi avviene un radicamento in questi luoghi che rende tutto più difficile”.

Poi il ministro: “Il problema della difficoltà a portare avanti un piano di progressiva liberazione di questi immobili sta nel fatto che molto spesso i racket che sfruttano queste situazioni utilizzano come scudi delle povere persone, vulnerabili. Sto cercando di portare un piano di accelerazione sollecitando i sistemi di welfare territoriali per coloro ai quali è necessario offrire delle situazioni alternative”.

 

© Riproduzione riservata

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