fbpx
10.8 C
Firenze
mercoledì 12 Febbraio 2025
Segnala a Zazoom - Blog Directory
spot_img

Esplosione deposito Eni di Calenzano, procura indaga per inquinamento ambientale

Luca Tescaroli: "Si sta procedendo ad appurare la sussistenza della presenza di idrocarburi e di altre sostanze nocive nelle acque sotterranee e nelle aree circostanti al deposito". Impianto rimane sotto sequestro. Cinque vittime. Stanno meglio i due feriti più gravi. Commissione consiliare speciale

Getting your Trinity Audio player ready...

CALENZANO – Esplosione deposito Eni di Calenzano, procura indaga per inquinamento ambientale

Esplosione deposito Eni di Calenzano, provincia di Firenze,  del 9 dicembre scorso costata la vita a cinque persone. Nell’ambito delle indagini la procura di Prato ha “conferito incarico di consulenza tecnica per individuare se l’evento e le condotte successive abbiano prodotto inquinamento ambientale.

Lo rende noto la procura di Prato con una nota firmata dal procuratore capo Luca Tescaroli.

Intanto, rende noto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, stanno meglio i due feriti più gravi ricoverati a Pisa nella terapia intensiva del Centro ustioni della Aoup: “Hanno superato la fase acuta e stanno meglio.
Uno di loro è già stato trasferito all’ospedale di Livorno, dove proseguirà le cure, e l’altro, non più in prognosi riservata, è stato trasferito all’ospedale di Potenza per iniziare un percorso di riabilitazione”.

Tescaroli: “L’esigenza è stata acuita dai verificati malfunzionamenti in seno all’impianto, che hanno comportato sversamenti di combustibile, come si è accertato attraverso sopralluoghi effettuati. Si sta procedendo ad appurare la sussistenza della presenza di idrocarburi e di altre sostanze nocive nelle acque sotterranee e nelle aree circostanti al deposito, ivi compresi i canali di scolo, anche al fine di comprendere se sussistano responsabilità penali e se sia necessario effettuare una bonifica.

Attività che implica la necessità imprescindibile del mantenimento del sequestro in atto. L’avvenuta cessazione delle operazioni di trasferimento di prodotto da e verso il deposito e delle attività commerciali in seno al deposito non ha diminuito la pericolosità del sito, permanendo sorgenti di rischio esterne, quali il rischio concreto da rottura (anche accidentale), il rischio sismico, il rischio meteorologico, geofisico, ceraunico (fulmini che cadono) e il rischio derivante da dissesti idrogeologici”.

Tescaroli: “Uno degli obiettivi che l’ufficio si è prefissato, sin dal momento del disastro, generato dall’esplosione e conseguente incendio del 9 dicembre 2024, verificatisi nel deposito Eni di Calenzano è costituito dalla messa in sicurezza dell’impianto, ove sono conservanti ingenti quantitativi di combustibile pari a circa 40.000 tonnellate. Un obiettivo strettamente correlato a quello dell’individuazione delle cause e delle eventuali responsabilità anche penali”.

Incarico di consulenza tecnica per individuare un eventuale inquinamento ambientale è stato conferito “nel quadro dei complessi accertamenti in corso”. “Con l’esecuzione di un ulteriore provvedimento di perquisizione, ispezione e sequestro presso Eni – conclude la nota della procura di Prato – si è concluso il percorso funzionale ad acquisire tutta la documentazione idonea a effettuare le valutazioni in ordine all’individuazione delle cause del disastro, che ha comportato la morte di cinque persone e numerosi feriti, e alla individuazione di eventuali posizioni di garanzia con riferimento al disastro verificatosi”.

Al lavoro a Calenzano la commissione consiliare speciale sull’esplosione al deposito ENI. La commissione sarà attiva fino al 31 dicembre 2025 “e avrà l’obiettivo di approfondire la vicenda, monitorare le indagini in corso, avviare riflessioni sulle aree del territorio potenzialmente a rischio. Alla commissione potranno essere invitati esperti del settore e sarà il contesto in cui si potranno fare proposte con iniziative di solidarietà o proposte collettive coinvolgendo cittadini, istituzioni, associazioni”.

La composizione della commissione formata dal sindaco Giuseppe Carovani, dai capigruppo delle forze presenti in Consiglio (Maria Arena, Daniele Baratti, Monica Castro, Matteo Montecchi), da tre consiglieri di maggioranza (Francesco Piacente, Giada Savelli, Renzo Torrini), oltre al responsabile dell’area Ambiente del Comune. Presidente, eletto a maggioranza, il consigliere Montecchi.

Prosegue la raccolta fondi da destinare al conto corrente solidale varato dal Comune di Calenzano, a favore delle famiglie delle vittime dell’esplosione del 9 dicembre al deposito ENI.

© Riproduzione riservata

spot_img

Notizie correlate

Firenze
pioggerella
10.8 ° C
11.9 °
9.9 °
89 %
2.7kmh
75 %
Mer
11 °
Gio
11 °
Ven
10 °
Sab
9 °
Dom
11 °

Ultimi articoli

SEGUICI SUI SOCIAL

VIDEO NEWS

Video news