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Scomparsa di Kata, terminate rogatorie con Perù. Nessun elemento emerso

Nessuna traccia in ex Astor a Firenze, perquisito da Cacciatori Calabria dei Carabinieri. Il padre della bimba trasferito in carcere di Prato. Piccola Kata scomparsa da ex Astor 10 giugno 2023

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FIRENZE – Scomparsa di Kata, terminate rogatorie con Perù. Nessun elemento emerso.

Nessun elemento.

Nessun indizio.

Nessuna traccia della piccola Kata, scomparsa da ex hotel Astor in via Maragliano a Firenze il 10 giugno scorso.

Nessun elemento sarebbe emerso dall’audizione di 14 persone, anche parenti in carcere a Lima, ritenute utili dalla Procura di Firenze per fornire informazioni.

Nessuna traccia della bambina sarebbe stata trovata nell’Astor dai Cacciatori Calabria.

Unità speciale dei Carabinieri che nei giorni scorsi ha perquisito, anche con scavi, la struttura occupata abusivamente al momento della scomparsa della piccola Kata, Mia Kataleya Chicclo Alvarez.

Intanto trasferito dal carcere di Sollicciano a Firenze al carcere della Dogaia di Prato il padre della bambina.

Miguel Angel Romero Chicclo tornato in carcere in esecuzione di una misura cautelare della Corte di Appello di Firenze. Che aveva sostituito la precedente misura dell’obbligo di firma. A cui doveva sottostare da quando, subito dopo la scomparsa della figlia, aveva ottenuto la scarcerazione.

Mentre al carcere di Sollicciano è detenuto dal 5 agosto zio Abel, fratello della madre della bambina. Zio Abel accusato anche di tentato omicidio nell’ambito delle indagini su un presunto racket degli affitto nell’Astor. A zio Abel quel sabato 10 giugno la piccola Kata era stata affidata dalla madre.

Zio Abel anche indagato insieme a zio Marlon, zio paterno, nell’ambito del sequestro della bambina.

Il fascicolo aperto è sequestro di persona a scopo di estorsione. In questi mesi non ci sarebbe stata alcuna richiesta di riscatto.

Dunque non ci sarebbero tracce né indizi o nuovi elementi utili nella scomparsa della piccola Kata.

La Procura di Firenze ha terminato le rogatorie con il Perù ascoltando in videoconferenza 14 persone ritenuti utili a fornire informazioni sulla scomparsa della bambina.

Nessun nuovo elemento sarebbe emerso dall’audizione di testimoni, parenti e amici dei familiari della bimba.

Tra le persone ascoltate dai pubblici ministeri Christine Von Borries e Giuseppe Ledda, anche uno zio paterno della piccola Kata, detenuto in un carcere di Lima. E un altro peruviano, recluso nello stesso carcere, protagonista di una vicenda droga che risale al maggio del 2022 a Firenze.

I magistrati intendevano verificare l’ipotesi di un rapimento per errore della bambina. Come prospettato agli inquirenti dal padre della bimba, Miguel Angel Romero Chicclo.

Per quella vicenda di droga perquisita in una casa a Firenze dove viveva anche una donna, mamma di una bambina della stessa età di Kataleya. Madre e figlia sarebbero poi anche loro andate a vivere all’ex hotel Astor occupato. L’ipotesi al vaglio degli investigatori è di uno scambio per sbaglio tra le due bambine.

Per quanto riguarda l’ultima ispezione dello squadrone ‘Cacciatori Calabria’, unità speciale dell’Arma dei Carabinieri specializzata in sequestri lotta alla criminalità organizzata, non sarebbero state trovate tracce della piccola Kata.

 

© Riproduzione riservata

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