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FIRENZE – Pasqua con il turismo in ripresa a Firenze. Secondo i dati del Centro studi turistici condotta su un campione di 108 strutture ricettive, per Pasqua le strutture ricettive hanno un buon numero di prenotazioni. Un deciso aumento delle prenotazioni a Firenze con un tasso medio di occupazione delle strutture ricettive stimato al 77% e circa 120mila pernottamenti attesi, di cui 45mila stranieri. Il movimento sarà di turisti italiani con il 63,1% delle presenze, ma è prevista anche una quota significativa di domanda europea con oltre 45 mila pernottamenti stimati.
L’assessore Cecilia Del Re: “Dati positivi dopo le restrizioni degli ultimi due anni e in un momento drammatico a livello internazionale. Dopo le restrizioni degli ultimi due anni, e in un momento drammatico per la situazione internazionale Pasqua 2022 fa intravedere un periodo di ripresa per il turismo fiorentino. Lo conferma l’indagine del Centro studi turistici che conforta le indicazioni arrivate dagli operatori turistici, che già nelle scorse settimane avevano registrato un aumento significativo delle prenotazioni per la maggior parte dal mercato italiano”.
Le aspettative degli imprenditori sono di arrivare a un tasso medio di occupazione del 77,1 per cento. Andamenti abbastanza uniformi sono stati rilevati per i due comparti ricettivi: il tasso medio di occupazione delle strutture alberghiere si attesterebbe al 77,4%, mentre per le strutture extralberghiere il dato stimato è del 76,6 per centro.
Un dato rilevante che emerge dopo diversi mesi di difficoltà è l’occupazione media attesa dagli hotel classificati a quattro-cinque stelle, 78,2% di saturazione della disponibilità, e dai tre stelle 81%. Per gli stranieri, i principali flussi sono francesi, tedeschi, britannici, spagnoli, olandesi, svizzeri e austriaci. Ancora marginali i flussi dei turisti extraeuropei; l’unica eccezione rilevante è data da statunitensi e canadesi.
Una buona ripartenza del mercato che potrebbe proseguire anche per i prossimi mesi: le stesse imprese hanno infatti segnalato anche le prospettive per i mesi di maggio e giugno 2022. In generale, il 97,7% del campione ha segnalato aspettative di forte aumento dei flussi, mentre solo l’1,5% del campione è convinto di dover fronteggiare una ulteriore contrazione del mercato.