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FIRENZE – “Avanti tutta sulla Tav”: con queste parole il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha ribadito il sostegno al progetto del passante ferroviario dell’Alta Velocità di Firenze, durante una visita al cantiere di via Campo d’Arrigo. Al suo fianco l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, insieme ai rappresentanti di RFI, Italferr, al Comune di Firenze e alla prefettura.
Giani ha voluto sottolineare il significativo avanzamento del cantiere, partito nel 2022 con la decisione definitiva e l’avvio della riattivazione della fresa meccanica il 5 agosto dello stesso anno. “Le preoccupazioni passate riguardo al sottoattraversamento di Firenze sono state superate con successo. Attualmente, abbiamo già scavato 1.820 metri di galleria, completando il segmento da Campo di Marte fino quasi alla Fortezza da Basso. Ci restano 1.200 metri per arrivare al camerone di via Circondaria”.
Una trasformazione profonda è quella che Giani prevede per Firenze, sia dal punto di vista della mobilità che dell’assetto urbano. La nuova stazione AV Belfiore, spostata verso nord-ovest, segnerà – a suo dire – “la nascita di una nuova Firenze”, con benefici concreti anche per l’intero sistema ferroviario. I treni ad Alta Velocità potranno attraversare la città in soli 6 minuti, contro gli attuali 14, rendendo la fermata fiorentina più efficiente e accessibile. Questo consentirà l’inserimento nella tratta Roma-Milano di circa 40 treni al giorno attualmente esclusi da Firenze.
Uno degli effetti più rilevanti sarà la liberazione dei binari in superficie, attualmente congestionati. “Attualmente – ha affermato Giani – i nostri treni regionali subiscono spesso ritardi a causa del transito dell’Alta Velocità. Il nuovo passante sotterraneo permetterà di aumentare la qualità e la frequenza dei collegamenti ferroviari regionali nell’intera area metropolitana”.
Ma a rendere davvero funzionale il nuovo nodo ferroviario, secondo Giani, sarà la realizzazione del people mover, il collegamento diretto tra la futura stazione AV Belfiore e Santa Maria Novella. “È fondamentale agire immediatamente – ha dichiarato – per evitare che la nuova stazione rimanga isolata dal centro città. La distanza è minima, solo 960 metri: è indispensabile un sistema automatizzato, un ‘ascensore orizzontale’, che garantisca una perfetta integrazione tra le due stazioni. Abbiamo già a disposizione lo studio di fattibilità”.
L’assessore Baccelli ha confermato l’ottimo stato dei lavori, ricordando come l’esperienza accumulata con la prima galleria, realizzata dalla fresa “Iris”, sia servita per velocizzare il tracciato della seconda. “L’impatto di quest’opera va ben oltre l’Alta Velocità; essa beneficerà l’intero sistema ferroviario della Toscana, potenziando il servizio su tutte le 14 linee regionali interessate“.
Attualmente, la fresa “Marika” è all’opera tra viale Spartaco Lavagnini e la Fortezza da Basso, dopo la partenza da via Campo d’Arrigo lo scorso novembre. Il suo percorso replica quello già tracciato da “Iris”, che ha aperto la strada per la seconda galleria.