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Lega Salvini Premier, Toscana a congresso. Si elegge il segretario

Sfida Luca Baroncini, sindaco Montecatini Terme, commissario regionale. E Luca Tacchi, ex segretario provinciale Livorno

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FIRENZE – Lega Salvini Premier, Toscana a congresso. Si elegge il segretario.

Lega Salvini Toscana a congresso sabato 21 ottobre. Si sfidano per la carica di segretario regionale Luca Baroncini, sindaco di Montecatini Terme e attuale commissario regionale del partito di Salvini.

E Luca Tacchi, ex sindaco provinciale Lega Salvini Premier di Livorno, decaduto dopo le dimissioni della maggioranza del direttivo provinciale.

Luca Baroncini: “Mi preme anzitutto ringraziare i militanti che in questi giorni hanno dedicato il loro tempo all’organizzazione di questo evento. Sarà un importante momento di confronto e crescita tra i militanti di un partito che sta aumentando ogni giorno i consensi grazie alla qualità del lavoro al governo del Paese, dell’opposizione puntuale in consiglio regionale, e all’impegno dei tanti eletti nelle giunte e nei consigli comunali.

Facendo il sindaco della mia città ho fatto di necessità virtù sviluppando pragmatismo ed una positiva dote di mediazione ed equilibrio, imprescindibili caratteristiche per un sindaco.

Nel febbraio 2023, il nostro leader Matteo Salvini, segretario federale della Lega, mi ha fatto il grande onore di nominarmi commissario regionale per guidare la Lega Toscana fino al congresso che si terrà appunto questo sabato. Questa nomina mi ha lusingato e mi sono messo a disposizione del partito con passione e disponibilità che saranno ancora maggiori da segretario eletto”.

“La mia candidatura si basa su un programma elettorale ben definito che mette in primo piano 3 punti cardine:
1) l’aggiornamento di una proposta politica “in positivo” e mai contro qualcuno, attraverso il lavoro dei dipartimenti e il coinvolgimento degli eletti.
2) L’autonomia delle sezioni e il coinvolgimento continuino dei militanti.
3) L’organizzazione metodica del lavoro attraverso riunioni ed eventi di partito utili anche a fare squadra ed alimentare l’entusiasmo”.

Prosegue Baroncini: “Gli obiettivi sono evidenti: vincere le elezioni amministrative e le prossime regionali e massimizzare il risultato alle europee. Al fine di adottare politiche volte a migliorare la qualità della vita dei toscani. Supportare e declinare a livello locale il lavoro eccezionale dei nostri ministri e parlamentari al governo del Paese, e del nostro leader Matteo Salvini”.

Luca Tacchi via social: “Auspico un confronto congressuale leale e costruttivo, senza colpi bassi. Mettendo a confronto due visioni di partito diverse. Tra chi pensa che sia una cosa per pochi e dove si vive di rendite di posizione acquisite nel tempo. E chi, come me ed il mio gruppo, ritiene che debba prevalere la meritocrazia, l’ascolto della base. Riconoscendo il ruolo a chi, quotidianamente, si impegna sui territori per provare a rendere la Lega Toscana più forte”.
Matteo Salvini è il nostro faro e noi ci riconosciamo totalmente nel partito che ha costruito, con alcuni punti chiave che sono nel nostro programma. Come l’autonomia, la lotta all’immigrazione clandestina, la diminuzione della pressione fiscale, la tutela delle partite Iva, lo sviluppo infrastrutturale, la lotta per un’Europa dei popoli.
Credo anche che vadano valorizzati il gruppo dei consiglieri regionali che hanno il polso quotidiano della situazione in Toscana. Ma anche tutti quegli eletti ed amministratori locali che stanno dalla mattina alla sera a contatto con la gente raccogliendone i bisogni e cercando le possibili soluzioni”.
C’è poi un partito che ha visto uscire dirigenti locali in polemica con l’attuale establishment regionale.
“La colpa non può essere sempre e solo degli altri. Bisogna fare autocritica, capire dove si è sbagliato e perché chi ha creduto nella Lega, ha ricoperto ruoli importanti, come avvenuto a Livorno, Siena o a Pistoia, abbia preferito lasciare insieme a tanti militanti.
Credo che anni di commissariamenti, senza possibilità di confronto, per tutto l’impegno che un commissario può averci messo, abbiano lasciato il segno. E, dunque, ben venga un momento democratico, con più mozioni e diversità di vedute, come quello congressuale.
Forse già le firme che ho raccolto con grande entusiasmo mio e di chi ha sottoscritto la candidatura rappresentano una prima risposta che i militanti hanno voluto dare. Non sono serviti eventi o particolari macchine comunicative”.

© Riproduzione riservata

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