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CAMPI BISENZIO – “Il 31 marzo sarà l’ultimo giorno di procedura di mobilità per i lavoratori della ex Gkn di Firenze. Ad oggi però né le organizzazioni sindacali, né la Rsu, né i lavoratori hanno notizia dei contenuti del piano concordatario e della bancabilità, identificata dal tribunale di Firenze, dei soggetti che devono finanziare il debito prodotto da Qf“. Lo dichiarano in una nota Stefano Angelini, segretario generale della Fiom Cgil di Firenze Prato Pistoia, e la Rsu Fiom Qf.
L’azienda aveva identificato il 18 marzo come termine ultimo per la presentazione del piano, che risulta depositato ma non a disposizione dei soggetti che, proprio il 31 marzo, contestualmente alla chiusura della fase amministrativa prevista dalla 223/91, sono convocati al tavolo con Qf in Regione Toscana.
“Non avendo ricevuto alcuna documentazione del credito, a partire dalle buste paga arretrate dei lavoratori, non siamo in condizioni di affrontare alcun tipo di discussione – dice il sindacato – Chiediamo quindi alle istituzioni tutte e al tribunale di intervenire per fare chiarezza rispetto a quello che sta accadendo. Se l’azienda proseguirà senza definire le passività potremmo trovarci l’1 aprile con le lettere di licenziamento senza sapere se il concordato potrà andare avanti, quindi con lavoratori licenziati che non avranno neanche certezza della misura della Naspi, pur dopo aver effettuato passaggi tecnici con i soggetti preposti”.
“Ancora una volta – chiude Angelini – questa azienda si conferma inaffidabile e ci troviamo in una situazione inaudita e inaccettabile: occorre intervenire e fare presto chiarezza. Se l’1 aprile partiranno davvero le lettere di licenziamento adiremo immediatamente a tutte le vie legali per il proseguimento della vertenza”.