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Trasporto pubblico locale, verso una razionalizzazione senza rinunciare ai servizi

At deve far fronte a un passivo da 310 milioni di euro legato a pandemia e situazione politica internazionale: non aumentano i biglietti

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FIRENZE – Nuovo accordo per il trasporto pubblico locale fra Regione Toscana e Autolinee Toscane, il gestore unico regionale. C’è da ripianare un debito non imputabile al concessionario (pandemia e situazione politica internazionale) da circa 310 milioni di euro.

Nessun incremento delle tariffe, nessuna riduzione del livello dei servizi. Con l’obiettivo di mantenere il trasporto pubblico locale su gomma in tutte le aree, soprattutto in quelle a domanda debole della Toscana diffusa, e incentivare in tutto il territorio la ripresa nell’utilizzo del servizio, non incidendo negativamente sulla domanda di mobilità in fase di ripresa.

È la linea politica scelta della Regione Toscana e spiegata dal presidente Eugenio Giani con l’assessore ai trasporti e alla mobilità Stefano Baccelli, per far fronte al disequilibrio del Piano economico finanziario di Autolinee Toscane stimato in circa 310 milioni di euro e dovuto principalmente alla pandemia e alla situazione geopolitica internazionale, e non imputabile dunque a rischio del concessionario. 

Dalla linea politica adottata derivano le scelte operative approvate dalla giunta nell’ultima seduta in cui vengono indicate le misure di riequilibrio da attivare e che “garantiranno – spiega il presidente Giani – nell’arco della concessione, un rinnovo del parco autobus di oltre 2000 mezzi, fattore essenziale per il miglioramento della qualità del servizio, in termini di regolarità, sicurezza, impatto ambientale e comfort dell’utenza senza incrementare le tariffe e senza ridurre il livello dei servizi per i cittadini”.

Il mantenimento del rinnovo del parco verrà fatto attraverso altre fonti finanziarie e prevedendo un anno aggiuntivo di concessione. Ci sarà anche una riduzione degli autofinanziamenti del gestore.

Il presidente Giani ha poi aggiunto: “La Regione ha deciso di stanziare 30 milioni senza  aumentare le tariffe e senza ridurre i servizi di trasporto pubblico. Da una parte quindi garantiamo la sostenibilità economica del trasporto pubblico, dall’altra manteniamo la qualità del servizio per i cittadini”.

Nel dettaglio le leve su cui poggia la manovra della Regione nei confronti di Autolinee sono: 25 milioni dal Por Fesr per l’acquisto di 50 autobus elettrici in aggiunta ai fondi statali già assegnati; l’estensione della concessione di un anno permettendo di diluire così gli investimenti nel tempo. E l’attribuzione di un corrispettivo integrativo di circa 30milioni di euro complessivi per gli anni terzo, quarto e quinto di concessione, riducendo appunto l’autofinanziamento del gestore e compensando i maggiori costi di manutenzione.

“L’operazione che abbiamo approvato – ha spiegato l’assessore Baccelli- , è molto tecnica, ma in  realtà fondamentale per la stabilità del trasporto pubblico in Toscana. Con il riequilibrio del piano economico-finanziario della concessione con Autolinee Toscane, la Regione garantisce  la sostenibilità del servizio per tutta la durata del contratto. Con la variazione di bilancio – ha proseguito – abbiamo stanziato 30 milioni di euro per riequilibrare il piano economico senza aumentare i costi per i cittadini. Non c’è stata alcuna riduzione dei servizi: il trasporto pubblico regionale continua a coprire 103 milioni di km all’anno. E continuiamo con il rinnovo della flotta anche grazie a fondi Pnrr e risorse statali invece che autofinanziamento di Autolinee Toscane. Il parco autobus si rinnoverà con oltre 2000 mezzi, di cui più di 600 già in funzione, con un miglioramento evidente della qualità del trasporto. È stato quindi trovato un equilibrio che tutela sia i cittadini sia la sostenibilità del sistema di trasporto, senza pesare sulle tariffe o ridurre i servizi”

Il contratto di concessione tra Regione Toscana e At è stato sottoscritto il 10 agosto 2020, ma l’avvio effettivo del servizio è potuto avvenire solo il 1novembre 2021, dopo la sentenza del Consiglio di Stato del giugno 2021 che ha sancito la conclusione del lungo contenzioso.

A partire dall’avvio del contratto con il nuovo gestore e fino a tutto gennaio 2025 sono stati immessi in servizio 411 nuovi bus acquistati in autofinanziamento da Autolinee Toscane. A questi, si aggiungono i mezzi correlati ai vari programmi di rinnovo derivanti da finanziamenti pubblici di origine nazionale e fondo complementare al PNRR: dal 2023 fino a tutto gennaio 2025 sono entrati in servizio 253 bus, per un totale di 664 nuovi mezzi.

 

 

© Riproduzione riservata

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