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Sanità Grosseto, sindaco: “Ospedale in difficoltà”. Asl: “Tempi attesa rispettati”

Vivarelli Colonna: "Mancanza di medici e infermieri. Carico lavoro insostenibile. Serve potenziamento per far fronte a picchi turistici estivi"

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GROSSETO – Sanità Grosseto, sindaco: “Ospedale in difficoltà”. Asl: “Tempi attesa rispettati”.

Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna punta il dito verso l’ospedale Misericordia di Grosseto.

“Il carico di lavoro del personale ospedaliero è divenuto insostenibile, con un rapporto tra medici e pazienti giunto a livelli di guardia. I medici, in particolare, sono chiamati a far fronte a turnazioni pesantissime che nel periodo estivo, con il gran numero di turisti che arrivano  in Maremma, acuisce ancora di più una situazione di difficoltà ormai giunta al limite.

I tempi di attesa al pronto soccorso di Grosseto si stanno allungando a dismisura e questo anche a causa della pressione di utenti che proprio in estate affollano le sale del nostro ospedale. In questa situazione, le prospettive della sanità grossetana rischiano di apparire davvero grigie. Occorre una ferma presa di posizione da parte della Regione Toscana e, in particolare, della direzione sanitaria di Toscana Sud Est“.

E sulla sanità Grosseto Asl Toscana Sud Est risponde a Vivarelli Colonna: “Al pronto soccorso, a fronte di oltre 7000 accessi stimati nell’ultimo mese, i tempi medi di attesa sono inferiori in genere a un’ora per tutti i codici. Nei casi di gravità maggiore, si stimano 12 minuti per i codici 2 e accesso pressochè immediato per i codici 1.

Analogamente non è corretto parlare di tempi di attesa per i controlli oncologici, dal momento che una volta preso in carico dal polo oncologico, ogni paziente viene inserito puntualmente all’interno di un percorso strutturato, consolidato da anni e fluido.

Sempre più persone si rivolgono al polo oncologico grossetano, tanto che la proiezione per l’anno 2023 contempla 1400 nuovi pazienti, quindi altrettante diagnosi, che vanno ad aggiungersi a quelli già in cura, per un totale di circa 9000 pazienti assistiti dal servizio. Tecnologia moderna, organizzazione snella e professionalità di alta specializzazione, i tre pilasti che rendono sempre più attrattiva l’Oncologia medica del Misericordia”.

 

La replica del sindaco di Grosseto: “Al Pronto Soccorso i tempi medi di attesa sono inferiori in genere a un’ora per tutti i codici, risponde Asl Toscana Sud est. Una presa di posizione puntuale, peraltro condivisa, almeno in alcune sue parti, anche da Giacomo Termine segretario provinciale dem”.

“Il mio un appello super partes, che deve appartenere a tutto il territorio provinciale e forse anche oltre. E l’appello sembra essere stato colto, tanto che anche la segreteria provinciale della Funzione Pubblica Cgil ha recentemente inviato una nota alla Direzione sanitaria dell’Azienda Asl Toscana sud est. “Il taglio di risorse al sistema e la cronica e allarmante carenza di personale, sta creando disservizi e disagio tra le lavoratrici e i lavoratori. Con la quota parte che riguarda la provincia di Grosseto, peraltro, in questi giorni sovraffollata di turisti”. E ancora: “Si esprimono forti preoccupazioni sulla tenuta dei servizi sanitari e sulla capacità di dare risposte soddisfacenti ai bisogni espressi dalle cittadine e dai cittadini dell’Area vasta sud-est”.

Poi il sindaco: “La mia difesa della sanità pubblica grossetana sembra aver trovato condivisione. Si tratta di un primo passo, condiviso, a difesa della sanità grossetana e soprattutto a difesa del personale ospedaliero sempre più pressato dalle turnazioni e dal carico di lavoro che rischia di condizionare la qualità della sanità pubblica”.

Vivarelli Colonna: “L’Azienda Sanitaria fa distinzione tra tempi di “presa in carico” e “tempi di permanenza in Pronto Soccorso relativa all’applicazione dei percorsi diagnostici”. Una distinzione, questa, che spesso porta il paziente ad attendere molte ore, prima di essere dimesso o ricoverato. La mia azione è tesa a supportare il personale ospedaliero di Grosseto. Adifenderlo, a sostenerlo e contestualmente devo salvaguardare il livello di salute pubblica di quanti, come cittadini, accedono alle strutture del Misericordia”.

Prosegue il sindaco su sanità Grosseto: “Iniziamo allora con alcune verità. L’ospedale di Grosseto andrebbe potenziato, perché deve far fronte ai picchi turistici estivi con conseguente aumento degli accessi. Grosseto ed il suo ospedale viene invece regolarmente “dimenticato” dalla Regione. Una dimenticanza che rischia di influire sulla sanità dei grossetani e non solo.

Come sindaco, super partes, invito pertanto da una parte i cittadini a rivolgersi al Pronto Soccorso quando necessario (un terzo degli accessi sono impropri).

Ho però il dovere di sollecitare la Direzione sanitaria e soprattutto la Regione Toscana, ad affrontare il problema della mancanza dei medici e degli infermieri, una carenza dovuta ad una perdita di attrattività per la sanità nel nostro territorio. Oggi il problema è parzialmente contenibile, sia pure con estrema difficoltà, attraverso turni aggiuntivi, rientri dai riposi, straordinari, ferie non godute. Ma domani sarà un problema irrisolvibile e drammatico.

Insomma, soprattutto sulla sanità ospedaliera non posso astenermi dal riferire che esiste un vero e proprio “lavora e fuggi” con il “Misericordia” di Grosseto che paga duramente lo scotto della poca attrattività. Occorre quindi prendere consapevolezza della situazione e trovare al più presto soluzioni, magari  prendendo esempio da altre realtà di altri capoluoghi di provincia”.

Ancora il sindaco: “Quanto poi alle difficoltà con le liste d’attesa per esami clinici ed oncologici con cadenza più che mensile, basta telefonare al Cup per renderci conto di quanto sia reale questo problema. Che risente ovviamente, anche questo, della fuga dei medici e dell’aumento delle richieste, senza un corrispettivo aumento delle risorse.

La nostra sanità è quindi in chiara difficoltà. In più occasioni lo stesso direttore generale dell’Azienda Usl Toscana sud est dottor Antonio D’Urso mi ha rappresentato l’ormai nota cronica carenza di personale medico in tutti gli ambiti disciplinari. Questo è il vero problema cui dobbiamo far fronte”.

© Riproduzione riservata

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