(Adnkronos) – Dopo i ristoranti, anche gli hotel potranno ricevere un riconoscimento dalle guide
Michelin. Se le ‘Stelle’ premiano la ristorazione, saranno le ‘Chiavi’ a premiare i soggiorni d’eccellenza. Inaugurata l’8 aprile 2024, la Chiave Michelin consiglia oltre 5mila hotel in tutto il mondo. Scopriamo insieme cos’è e che spazio c’è per la sostenibilità tra i criteri di selezione. A partire dagli anni Venti del Novecento la Guida Michelin ha iniziato a pubblicare le sue prime selezioni alberghiere, che da allora sono state inserite nelle guide sull’Europa e sull’Asia. “Quattro anni fa – si legge nella nota di presentazione – abbiamo iniziato a ripensare completamente la nostra selezione di hotel, con l’obiettivo di fornire a chi utilizza la Guida Michelin un’esperienza di viaggio completa”. Nella presentazione, si legge che gli hotel proposti eccellono per design, architettura, servizio e personalità: la Chiave Michelin, in altre parole, denota le esperienze eccezionali, come avviene per i ristornati. Ma quali hotel possono ottenere questo riconoscimento? “Nel corso degli ultimi quattro anni, il nostro team di ispettori, appassionati e indipendenti, ha esaminato, analizzato e infine scelto più di 5000 hotel straordinari da inserire nella selezione. Ognuno di essi è stato selezionato per la sua notevole qualità. Tra queste migliaia di hotel, quelli che offrono i soggiorni più straordinari riceveranno lo speciale riconoscimento della Chiave Michelin – continua la nota -. Le Chiavi Michelin saranno annunciate per Paese, a partire dal 2024 e a cominciare da Francia, Italia, Spagna e alcune località degli Stati Uniti”. Il team di selezione utilizza cinque criteri universali per l’assegnazione delle Stelle Michelin e allo stesso modo ha individuato cinque criteri universali per la selezione degli hotel: • eccellenza nell’architettura e nel design, • qualità e solidità del servizio, • personalità e carattere, • coerenza tra il prezzo e l’esperienza offerta, • rilevanza della struttura nell’ambito della località in cui si trova. Il team, inoltre, ci ha tenuto a specificare che particolare attenzione viene dedicata alle strutture che offrono esperienze culinarie di prima classe e al loro impegno per la sostenibilità e la responsabilità sociale. La sostenibilità, soprattutto in merito agli impatti ambientali delle strutture ricettive, ha acquisito sempre più rilevanza nel panorama alberghiero e turistico. Mentre città combattono l’overturism e strutture ricettive limitano l’uso di plastica e oggetti monouso, la Chiave Michelin diviene terrà conto della rilevanza data alla tematica. Proprio come i ristoranti, un hotel selezionato nella Guida può ottenere una, due o tre Chiavi: una Chiave per un soggiorno speciale; 2 Chiavi: un soggiorno eccezionale; 3 Chiavi: un soggiorno unico. “Ci sono hotel animati e hotel tranquilli, hotel urbani e hotel in mezzo al nulla, hotel di design e hotel classici… Ci sono castelli, ostelli, tende e ryokan, alberghi con 200 camere in cima a un grattacielo e indirizzi con due camere ospitate in un’antica torre di guardia. Ciascuno di essi potrà meritare la Chiave”, specifica il team. —sostenibilita/csrwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Arriva la Chiave Michelin per gli hotel: tra eccellenze del territorio e sostenibilità
© Riproduzione riservata