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Come in ogni tornata elettorale politica che si rispetti, parte l’appello al cosiddetto voto utile. Teso a intercettare soprattutto il voto degli indecisi.
Ma utile a chi?
Utile a chi lo chiede, con tutto quel ne consegue, e questa può sembrare l’ovvietà di una risposta. Che però viene solitamente veicolata dalla spiegazione utile a non far governare qualcuno che è altro da chi chiede il voto utile.
Stavolta per le politiche del 25 settembre il primo a chiedere il voto utile è il toscano Matteo Renzi.
Che lo motiva: “Utile per non far governare la Meloni ma far governare Draghi”.
E anche votare il Pd è un voto utile per chi vuole ancora Draghi al Governo, visto che la mancata alleanza col M5S è stata imputata dal Pd alla caduta del governo Draghi.
Per cui chi non vede l’ora di un Draghi bis sa come fare.
Chi invece non vede l’ora che non ci sia un Draghi bis idem.
Governo Draghi in cui, va tenuto ben presente il 25 settembre, erano più o meno tutti seduti allo stesso tavolo.
E allora forse può essere utile come voto utile, visto che molti degli uscenti governanti si ripresentano col nuovo look di candidati, andarsi a rivedere voti e decisioni prese.
Da tutti.
Partiti e parlamentari uscenti e papabili rientranti.
E a seconda di come la si pensa decidere a chi dare il voto.
Mai come stavolta è facile.
Chi per esempio è d’accordo con un’Italia che ha trasformato lo stato di emergenza in routine sa come fare.
Un’Italia che per oltre due anni ha prorogato lo stato d’emergenza pandemico ad altra velocità rispetto all’Europa e che oggi, fino al 31 dicembre 2022, ricordiamolo, si trova ancora in stato di emergenza per la guerra in Ucraina.
Con decreti uno via l’altro per governare.
Chi non è d’accordo idem.
Chi per esempio è d’accordo con l’invio di armi che l’Italia sta mandando in Ucraina sa come fare.
Chi non è d’accordo idem.
Chi è d’accordo per esempio con il lockdown pandemico imposto di fatto dal Governo Draghi a chi ha scelto di non vaccinarsi Covid sa come fare.
Con vaccino obbligatorio per salire su autobus e treni o andare al ristorante. O con i commercianti trasformati a inizio anno in sceriffi green pass.
Chi non è d’accordo idem.
Chi è d’accordo per esempio con chi nel Governo Draghi ha imposto l’obbligo vaccinale Covid in cambio dello stipendio sa come fare.
Chi non è d’accordo idem.
Chi è d’accordo per esempio sull’equazione spegnere il condizionatore uguale pace in Ucraina enunciata dal premier Draghi sa come fare.
Chi non è d’accordo idem.
Sa come fare anche chi è d’accordo per esempio col record 2022 di esportazione gas dell’Italia all’estero, dati Mite del Governo Draghi, in piena guerra Ucraina.
Mentre allo stesso tempo il governo Draghi lancia l’allarme emergenza gas con un rigassificatore che in tutta fretta sta arrivando a Piombino e il costo del gas in bolletta aumenta a dismisura di mese in mese.
Chi non è d’accordo idem.
E così via. Si potrebbe continuare all’infinito.
Con un punto fermo.
Stavolta è davvero facile decidere chi votare a seconda di come la si pensa.
E probabilmente senza neanche turarsi troppo il naso.
Basta riavvolgere il nastro della memoria e andare a rivedere il resoconto del lavoro dei parlamentari uscenti e papabili rientranti.
Stavolta forse è possibile dare il voto utile.
Utile per chi vota.