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Barrette ai cereali: dalla colazione alla merenda, sono uno snack sano?

(Adnkronos) – Ecco alcuni consigli utili da Altroconsumo per aiutare i consumatori nella scelta. Milano, 4 ottobre 2024 –Barrette ai cereali a colazione o a merenda, oppure da mettere in borsa, in uno zaino e da portare in giro come snack o durante una gita in montagna. Pensando “ai cereali” viene in mente la prima colazione, quindi un prodotto per iniziare la giornata, da affiancare ad un caffè e magari ad un frutto. Il fatto, però, che le barrette siano confezionate singolarmente, le rende comode e pratiche anche come snack di metà mattina o metà pomeriggio.
 Tramite la piattaforma ACmakers, Altroconsumo ha chiesto a mille consumatori e la maggior parte di loro le preferisce come snack fuori dai pasti. In realtà non c’è un momento giusto o uno sbagliato per mangiare una barretta e ce ne sono di ogni tipo e di ogni gusto: alcune hanno il cioccolato, altre la frutta, altre ancora la frutta secca; e spesso le troviamo con un mix di questi vari ingredienti. Da non trascurare, poi, un’altra tipologia di barrette, simile nella forma e nelle occasioni di consumo alle barrette ai cereali, ma diversa nella composizione, essendo fatte da semi (semi di girasole, di zucca, di sesamo…) e non da cereali. Non solo la scelta è ampia, ma anche le caratteristiche nutrizionali sono diverse e variano in funzione degli ingredienti usati. Nel comparatore on line di Altroconsumo si trovano oltre 100 barrette ai cereali valutate sulla base degli ingredienti e dei valori nutrizionali. Ma quali sono gli ingredienti? Quali i benefici? Possono sostituire un pasto completo e essere consumate anche dai bambini?  Nel caso delle barrette ai cereali, da zuccheri e grassi non possiamo prescindere dal momento che tra gli ingredienti principali troviamo la frutta essiccata/disidrata, ricca di zuccheri, e la frutta secca, fonte di grassi. È importante, invece, stare attenti agli zuccheri e ai grassi aggiunti, e meno ce ne sono e meglio è.Fonte di zuccheri sono i vari sciroppi che troviamo nella lista degli ingredienti (sciroppo di glucosio, di riso), il miele, destrosio. Nelle barrette “light”, lo zucchero è sostituito da un edulcorante, spesso il maltitolo. Ha un potere dolcificante simile al saccarosio, con il vantaggio di fornire meno calorie, circa 2,4 kcal/g contro le 4 kcal/g fornite dal saccarosio. Tra i grassi aggiunti c’è spesso l’olio di girasole, buono dal punto di vista qualitativo essendo costituito soprattutto da acidi grassi insaturi. A proposito di grassi, alcuni prodotti si dichiarano “senza olio di palma” ma poi, tra gli ingredienti hanno il grasso di cocco, che dal punto di vista nutrizionale non è migliore essendo ricco di acidi grassi saturi, più dannosi per la nostra salute.  
Molti dei consumatori intervistati tramite ACmakers, ritengono che le barrette ai cereali siano ricche di fibre. In effetti, il riferimento alle fibre è tra gli slogan più riportati sulle etichette delle barrette. Ma ci sono alcune considerazioni da fare.  
Il contenuto di fibra varia molto tra le barrette, spesso è effettivamente alto se si considerano i valori per 100g; le porzioni, però, sono “leggere”, e quando si guarda alla quantità per singolo pezzo, i grammi di fibra si riducono e molte barrette ne hanno meno di una mela (che ne ha circa 2,5g). Più della metà delle barrette del comparatore ha meno di 2 g di fibra per singolo pezzo. Inoltre, alcuni prodotti sono naturalmente ricchi di fibre (alcune barrette a base di semi o barrette a base di cereali integrali), altri, invece, sono arricchiti e la fibra è uno degli ingredienti, indicata come oligofruttosio, fibra di cicoria o fibra vegetale. Per quanto riguarda gli additivi, nel comparatore Altroconsumo di oltre 100 barrette, sono 18 quelle senza. Nella maggior parte dei prodotti troviamo 2-3 additivi. Nessun conservante, qualche colorante come caroteni e caramello semplice, ossia coloranti “accettabili”. Sono molto usanti gli antiossidanti, per preservare la frutta e la frutta secca, gli umidificanti (sorbitolo e glicerolo) per mantenere una consistenza morbida e gli emulsionanti come la lecitina di soia. Per saperne di più sugli additivi è possibile consultare la banca dati Altroconsumo. Sicuramente le barrette rappresentano uno spuntino pratico e gustoso, ma è anche sano? Dipende dagli ingredienti e dai valori nutrizionali. Secondo le linee Guida per una sana alimentazione, uno spuntino per un adulto deve corrispondere al 5% del fabbisogno calorico giornaliero, che per il valore di riferimento di 2000 kcal, corrisponde a 100 kcal. È un valore indicativo, da adattare alle proprie esigenze, anche in base all’attività fisica prevista per la giornata.  Ci sono anche barrette più leggere a cui si può abbinare un frutto, e ci sono anche barrette molto caloriche con oltre 200 kcal a porzione da destinare, magari, a giornate particolarmente intense. Come molti alimenti consumati come spuntino la formulazione ideale non esiste. È importante sceglierle con consapevolezza, sapendo che se c’è la frutta, le barrette saranno un po’ più ricche di zuccheri; se, invece, c’è la frutta secca aumenta il tenore di grassi.  Le barrette ai cereali non possono sostituire un pasto completo. Un pranzo e una cena devono avere un adeguato apporto calorico (600-700 kcal) dato dal giusto equilibrio dei nutrienti, cioè carboidrati, proteine e grassi. A comporre il pasto ci devono essere cereali, preferibilmente integrali, le verdure e una fonte di proteine; olio extravergine per condire e un frutto alla fine. Le barrette ai cereali, invece, hanno nella maggior parte dei casi 100-150 kcal per singolo pezzo, caratteristica che le rende più adatte ad essere consumate come snack.
 Le barrette ai cereali non devono essere confuse con le barrette appositamente formulate come sostituto di un pasto per il controllo del peso. In questo caso il prodotto deve rispondere a precisi requisiti di legge sulla composizione, a cominciare dalle calorie che devono essere comprese tra 200 e 250 kcal.  Nell’indagine fatta tramite la piattaforma ACmakers, la maggior parte dei consumatori con figli ha risposto che compra le barrette anche per loro, preferendo la tipologia al cioccolato e proponendole come merenda. Per i bambini, lo spuntino di metà mattina così come quello di metà pomeriggio, deve corrispondere al 5-8% del fabbisogno calorico giornaliero. In questo caso è difficile dare un valore di riferimento perché nella “fascia bambini” i fabbisogni calorici variano al crescere dell’età. Molto indicativamente possiamo parlare di 100-160 kcal per spuntino. Ci sono molte barrette anche intorno a questo range, in particolare le barrette ai cereali e frutta secca. Magari non sono particolarmente apprezzate dai bambini, che preferiscono merendine più “tradizionali”, ma non c’è un motivo per cui non proporle. Le barrette del supermercato hanno dalla loro la praticità: pronte, comode da portare in borsa o nello zaino e disponibili in mille versioni per accontentare tutti i gusti. A volte, però, abbondano di ingredienti ultraprocessati, di additivi e di zuccheri aggiunti.  Una soluzione potrebbe essere farle in casa. Le combinazioni tra gli ingredienti sono infinite: si può usare solo l’avena oppure un mix di cereali, e poi frutta secca a piacere con o senza uvetta o mirtilli. E per tenere insieme tutti gli ingredienti molte ricette propongono il miele, altre invece il cioccolato.   —immediapresswebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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