(Adnkronos) – La Space Force, istituita il 20 dicembre 2019 come nuova branca delle forze armate statunitensi, ha annunciato il 18 ottobre l’assegnazione a SpaceX di due contratti di lancio nell’ambito della NSSL Phase 3 Lane 1, per un valore totale di 733 milioni di dollari. Questi contratti prevedono un totale di otto lanci, sette dei quali destinati alla Space Development Agency (SDA) e uno al National Reconnaissance Office (NRO). I sette lanci assegnati alla SDA serviranno a mettere in orbita i satelliti della costellazione Proliferated Warfighter Space Architecture (PWSA). Questa rete di satelliti in orbita terrestre bassa è progettata per fornire capacità avanzate di tracciamento, comunicazione e intelligence alle forze armate statunitensi. La costellazione si articola in diversi “layer” funzionali, tra cui:
Transport Layer: composto da centinaia di satelliti che garantiranno comunicazioni persistenti alle forze armate.
Tracking Layer: una serie di satelliti dedicati al monitoraggio dei lanci di missili balistici intercontinentali e, soprattutto, delle nuove armi ipersoniche, in grado di viaggiare a velocità superiori a Mach 5 e sfuggire ai sensori dei satelliti geostazionari tradizionali. Gli Stati Uniti stanno intensificando i propri sforzi per mantenere e consolidare la supremazia spaziale identificando lo spazio come dominio operativo. Negli ultimi cinque anni, la Space Force e i suoi membri, noti come “Guardians”, hanno infatti lavorato per assicurare gli interessi nazionali degli Stati Uniti nello spazio. Sotto la guida del Capo delle Operazioni Spaziali, il Generale Chance Saltzman, la Space Force ha visto una rapida espansione, con l’attivazione di componenti operative in diverse regioni del mondo, tra cui U.S. Space Forces Indo-Pacific, Space Forces Korea, Space Forces Central, Space Forces Europe and Africa e Space Forces Space. Queste unità consentono operazioni spaziali congiunte con i comandi combattenti geografici a cui sono assegnate. La vittoria di SpaceX nell’aggiudicarsi questi contratti era ampiamente prevedibile, data la maturità dei suoi sistemi di lancio rispetto ai concorrenti. Mentre altre aziende come Blue Origin e United Launch Alliance (ULA) stanno ancora lavorando alla certificazione dei loro nuovi razzi, SpaceX è pronta a iniziare i lanci previsti entro la fine del 2025. La NSSL Phase 3 è stata suddivisa in due “Lane” dalla Space Force per ottimizzare l’assegnazione dei lanci: Lane 1: destinata al lancio frequente di satelliti di piccole dimensioni, con la partecipazione di SpaceX, ULA e Blue Origin. Lane 2: focalizzata sul lancio di satelliti più pesanti e su orbite più elevate, richiedendo razzi con prestazioni superiori. Crediti US Space Force/SDA —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
La Space Force statunitense assegna a SpaceX importanti contratti per le operazioni spaziali militari
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