(Adnkronos) – Il programma Artemis della NASA, con l’obiettivo di riportare l’uomo sulla Luna entro il 2026, continua il suo percorso di sviluppo tecnologico. Uno degli elementi chiave di questa missione è rappresentato dai Lunar Terrain Vehicle (LTV), i rover lunari che supporteranno le attività degli astronauti nella regione del Polo Sud lunare. Frutto di una collaborazione tra la NASA e tre aziende private – Intuitive Machines, Lunar Outpost e Venturi Astrolab – questi veicoli sono attualmente in fase di test intensivi presso il Johnson Space Center. Nell’ambito di uno studio di fattibilità annuale, ogni azienda ha presentato il proprio prototipo di LTV, sottoposto a una serie di prove a partire da ottobre. Un ciclo di test cruciale si è concluso a dicembre presso la struttura Argos (Active Response Gravity Offload System), progettata per simulare la gravità lunare, pari a un sesto di quella terrestre. Questi test hanno visto la partecipazione di astronauti e ingegneri NASA, che, indossando tute spaziali pressurizzate, hanno eseguito una serie di compiti, manovre e simulazioni di emergenza e salvataggio. L’obiettivo principale era raccogliere feedback su diversi aspetti dei rover, tra cui la funzionalità delle interfacce di controllo, la disposizione degli spazi interni e la sicurezza generale del veicolo. Questo processo iterativo ha permesso di identificare potenziali criticità progettuali e di apportare miglioramenti al design. Un aspetto particolarmente significativo dei test ha riguardato la valutazione della compatibilità tra i rover e le nuove tute spaziali. Sono stati utilizzati due diversi prototipi: l’Exploration Extravehicular Mobility Unit (xEMU) della NASA e la tuta lunare AxEmu sviluppata da Axiom Space. Questo confronto ha permesso di analizzare come le diverse tute influenzano la mobilità degli astronauti durante le operazioni con il rover. In particolare, simulando la gravità lunare, sono state studiate le difficoltà di entrata e uscita dai veicoli, l’interazione con i comandi e l’esecuzione di attività pratiche, come il trasporto di strumenti geologici, il dispiegamento di carichi scientifici e la manovrabilità delle attrezzature indossando i guanti spessi delle tute.
La collaborazione tra NASA e le aziende private proseguirà con ulteriori revisioni del progetto, culminando in una missione dimostrativa prevista per il 2025. Questa missione prevede lo sviluppo e l’invio di un LTV sulla superficie lunare per validarne le prestazioni e la sicurezza in condizioni reali prima della missione Artemis V, durante la quale il veicolo sarà pienamente operativo con equipaggio a bordo. Lo sviluppo di questi rover rappresenta un passo fondamentale per il successo del programma Artemis e per la futura esplorazione umana della Luna. —tecnologiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Rover lunari Artemis: test NASA per il ritorno sulla Luna
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