(Adnkronos) – Prima il G20 in Sudafrica, per rilanciare il Piano Mattei e le iniziative italiane volte ad alleggerire il debito pubblico dei Paesi africani. Poi il vertice Unione europea-Unione africana a Luanda, in Angola. Con l’arrivo di oggi a Johannesburg si apre ufficialmente la missione africana della premier Giorgia Meloni. Il primo passaggio sarà il summit delle venti maggiori economie mondiali, ospitato per la prima volta nel continente africano e organizzato nell’imponente Expo Centre di Nasrec, area di circa 420 ettari che include anche lo stadio Soccer City, teatro della finale dei mondiali di calcio 2010, e un hub dei trasporti. La città si presenta blindatissima: tra chiusure stradali e interruzioni del traffico, per le vie di Johannesburg campeggiano i manifesti dei leader, tra cui Meloni. Spiccano anche quelli di capi di Stato che non saranno presenti al vertice, come Trump e Putin. I media locali riportano, inoltre, che le proteste sono limitate alle sole aree designate vicino a Nasrec.
La giornata comincia con la sessione inaugurale alle 10, ora locale. La prima parte dei lavori, dalle 10:15 alle 14, sarà dedicata alla crescita economica inclusiva e sostenibile, al ruolo del commercio, al finanziamento dello sviluppo e al tema del debito. In questa fase è previsto l’intervento della presidente del Consiglio Giorgia Meloni a porte chiuse e in lingua inglese, seguito dal pranzo di lavoro e dalla tradizionale foto di famiglia dei leader. Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18 si terrà la seconda sessione, incentrata su resilienza globale, riduzione dei rischi legati ai disastri, cambiamenti climatici, transizioni energetiche giuste e sistemi alimentari, con un nuovo intervento di Meloni, anch’esso a porte chiuse e in inglese. La giornata si concluderà con il ricevimento dei leader del G20, offerto dal presidente della Repubblica del Sudafrica, dalle 18:15 alle 19:30.
Le tre sessioni del G20 affronteranno rispettivamente la crescita economica globale, la transizione energetica e la lotta al cambiamento climatico, per poi concentrarsi sui dossier emergenti: dall’intelligenza artificiale ai minerali critici, fino alle nuove disuguaglianze internazionali. Meloni presenzierà a ogni sessione per riaffermare l’impegno dell’Italia verso l’Africa, riproponendo il Piano Mattei e le misure per sostenere sviluppo e crescita, inclusa la riduzione del debito. Richiamerà, inoltre, i risultati del recente vertice sui sistemi alimentari di Addis Abeba. Tra i temi che affronterà ci saranno anche IA ed energia, con un’enfasi sulla necessità di catene di approvvigionamento sicure e resilienti. A far discutere è soprattutto l’assenza degli Stati Uniti: la Casa Bianca, smentendo la presidenza sudafricana – che aveva parlato di un possibile ripensamento di Donald Trump – ha ribadito la decisione di non partecipare al G20, dopo le accuse di “genocidio” nei confronti degli afrikaner rivolte dal tycoon al Sudafrica. Circolano indiscrezioni su un possibile accordo riguardo alla bozza della dichiarazione finale dei leader, ma al momento i rumors non trovano conferme ufficiali.
Sul sfondo del vertice di Johannesburg rimane la questione ucraina, e non mancheranno contatti tra la premier italiana e i leader interessati a una soluzione della crisi. Ieri si è tenuta una telefonata tra Meloni e il cancelliere tedesco Friedrich Merz per fare il punto sul piano di pace per Kiev, targato Trump. Nel corso del colloquio, riferisce Palazzo Chigi, è stata sottolineata “l’importanza di sostenere gli sforzi negoziali in corso” e “ribadito l’obiettivo finale del raggiungimento di una pace giusta e duratura”. È stato, inoltre, accolto positivamente “il riferimento a solide garanzie di sicurezza, integrali al più ampio quadro della stabilità europea e transatlantica”: un principio “in linea con quanto da tempo proposto dall’Italia”, rimarca la Presidenza del Consiglio. In una nota, Meloni ha anche rinnovato la sua ferma condanna per le nuove violenze in Nigeria contro i cristiani, invitando il governo di Nairobi a intensificare gli sforzi per la protezione di quelle comunità.
Terminato il G20, la premier si sposterà a Luanda per un vertice Ue-Ua considerato un passaggio cruciale nelle relazioni euro-africane. I leader discuteranno di pace e sicurezza, migrazione, sviluppo economico e riforme multilaterali, mentre l’Ue ribadirà il proprio ruolo di principale partner dell’Africa sul piano degli investimenti: un terzo degli scambi commerciali del continente avviene infatti con la Ue, per un valore di 366 miliardi di euro nel 2023, e gli investimenti diretti europei superano i 240 miliardi, sei volte quelli della Cina. Bruxelles conserva anche la posizione di principale partner in materia di sicurezza, con dodici missioni civili e militari dispiegate sul terreno e oltre un miliardo di euro mobilitati attraverso lo European Peace Facility, oltre al ruolo di primo donatore umanitario.
La migrazione sarà uno dei dossier più rilevanti e, secondo fonti diplomatiche italiane, Bruxelles manterrà un approccio basato su due assi: ampliare i canali legali di ingresso e rafforzare il contrasto alle reti di traffico di esseri umani, una linea ormai condivisa dalla grande maggioranza degli Stati membri. In primo piano anche l’avanzamento dei progetti del Global Gateway – dalle infrastrutture all’energia verde, dalla digitalizzazione alle materie prime critiche. Sul tavolo anche le crisi regionali del Sahel, dei rapporti Rdc-Ruanda e del Sudan, oltre agli effetti della guerra in Ucraina. (dall’inviato Antonio Atte)
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