(Adnkronos) – Un fascicolo modello 45, al momento senza indagati né ipotesi di reato, è all’attenzione dei pm della procura di Roma da diversi mesi, dopo l’invio nel marzo del 2023 di una segnalazione da parte della Dna relativa a “presunte attività illecite poste in essere dal Gabriele Gravina” presidente della Figc, come emerge dalle carte dell’indagine di Perugia in cui però si contesta al finanziere autore della segnalazione il reato di falso e abuso d’ufficio. L’esistenza del procedimento a piazzale Clodio si evince proprio dall’invito a comparire inviato dai pm umbri al finanziere Pasquale Striano indagato insieme a una quindicina di persone tra cui il sostituto procuratore della Dna Antonio Laudati. Nella contestazione per abuso d’ufficio nei confronti del finanziere e di Laudati, si afferma che in un atto, poi trasmesso dalla Dna ai pm della Capitale il 23 marzo 2023 con oggetto una segnalazione per operazione sospetta (Sos), “attestavano falsamente che le fonti di innesco dell’attività investigativa erano elementi informativi provenienti dalla procura di Salerno e da quest’ultima acquisiti dell’ambito di proprie attività investigative” quando invece “l’origine dell’atto erano le informazioni ottenute” da una terza persona “attraverso incontri promossi da Laudati e concordati da Striano nel maggio del 2022”. Con questa “condotta”, secondo i pm “favorivano intenzionalmente un danno a Gabriele Gravina” ipotizzando “attività illecite poste in essere dallo stesso Gravina”. Un aspetto, quest’ultimo su cui sono in corso le verifiche dei magistrati capitolini nell’ambito di un fascicolo modello 45. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Inchiesta Perugia, verifiche pm Roma su accuse a Gravina
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