(Adnkronos) – E’ morto all’età di 97 anni l’astronauta statunitense Jim Lovell, comandante dell’Apollo 13 e veterano di quattro voli spaziali. Nato a Cleveland il 25 marzo 1928, Lovell è morto ieri a Lake Forest, nell’Illinois, ha volato a bordo delle missioni Gemini 7, Gemini 12, Apollo 8 ma è diventato famoso come comandante della missione Apollo 13: dopo un problema al serbatoio dell’ossigeno, infatti, l’equipaggio fu costretto ad annullare la discesa sulla Luna. “Siamo addolorati per la scomparsa di Jim Lovell, comandante dell’Apollo 13 e veterano di quattro voli spaziali. La vita e il lavoro di Lovell hanno ispirato milioni di persone. Il suo coraggio sotto pressione ha contribuito a tracciare la nostra strada verso la Luna e oltre, un viaggio che continua ancora oggi”, sottolinea in un post su ‘X’ la Nasa. Lovell è passato alla storia per il drammatico Sos lanciato dallo spazio: “Houston, abbiamo un problema”. Una frase che sarebbe stata pronunciata anche il pilota del modulo di comando John ‘Jack’ Swigert. L’equipaggio dell’Apollo 13 nel 1970 era composto anche dal pilota del modulo lunare Fred Haise. “La Nasa – sottolinea Sean Duffy, l’amministratore ad interim della Nasa -invia le sue condoglianze alla famiglia del capitano Jim Lovell, la cui vita e il cui lavoro hanno ispirato milioni di persone nel corso dei decenni. Il carattere e il coraggio incrollabile di Jim hanno aiutato la nostra nazione a raggiungere la Luna e hanno trasformato una potenziale tragedia in un successo da cui abbiamo imparato moltissimo. Piangiamo la sua scomparsa anche se celebriamo i suoi successi. Da un paio di missioni pionieristiche Gemini ai successi di Apollo, Jim ha aiutato la nostra nazione a forgiare un percorso storico nello spazio che ci porta avanti fino alle prossime missioni Artemis sulla Luna e oltre”. Come pilota del modulo di comando dell’Apollo 8, sottolinea Duffy, “Jim e i suoi compagni di equipaggio sono stati i primi a decollare su un razzo Saturn V e a orbitare intorno alla Luna, dimostrando che l’allunaggio era alla nostra portata. Come comandante della missione Apollo 13, la sua forza calma sotto pressione ha aiutato a riportare l’equipaggio sano e salvo sulla Terra e ha dimostrato la rapidità di pensiero e l’innovazione che hanno informato le future missioni della Nasa. Conosciuto per la sua arguzia, questo indimenticabile astronauta è stato soprannominato Smilin’ Jim dai suoi colleghi astronauti”. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Morto l’astronauta Jim Lovell, comandante dell’Apollo 13: l’annuncio della Nasa
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