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Osservatorio Pampers, a Milano 7 genitori su 10 si sentono soli dopo nascita figlio

(Adnkronos) – A Milano, il 69% dei genitori dichiara di sentirsi solo dopo la nascita di un figlio. Il 48% prova un senso di inadeguatezza nell’affrontare le sfide della genitorialità, mentre per il 65% è difficile sostenere questo ruolo. I genitori milanesi chiedono più supporto alle imprese (32%) e alla società (34%), piuttosto che alla rete familiare. A confermarlo sono i risultati del primo Osservatorio sulla genitorialità promosso da Pampers, da sempre al fianco di famiglie bambini e bambine, che ha raccolto le voci di oltre 3.000 genitori in tutta Italia. “Diventare genitori rappresenta una delle esperienze più intense e trasformative della vita, ma al tempo stesso una delle più impegnative”, sottolinea l’Osservatorio. “Nei primi anni di crescita di un bambino o una bambina, infatti, non è raro che molti genitori si trovino a fare i conti con sentimenti diffusi di solitudine e inadeguatezza: 1 mamma su 2 e 1 papà su 3 – questi i risultati – dichiarano di sentirsi soli e inadeguati. La solitudine, infatti, è un tratto ricorrente anche a Milano. E non basta: quasi la metà dei genitori (48%) ammette di provare un senso di inadeguatezza”.  Per rispondere a questa fotografia nasce il progetto Pampers Village, il nuovo progetto di Pampers Italia che, per la prima volta, sceglie di raccontarsi non solo come un supporto quotidiano nella cura dei più piccoli, ma come un autentico compagno di viaggio per mamme e papà. L’obiettivo: valorizzare la connessione umana e offrire alle famiglie un ecosistema concreto e accessibile di ascolto, orientamento e sostegno nei primi 1000 giorni di vita del bambino, una fase tanto delicata quanto determinante. Il progetto toccherà 4 città italiane, Milano, Pescara, Palermo e Roma, con l’obiettivo di creare una rete tra famiglie, superare il senso di inadeguatezza e promuovere una genitorialità più condivisa. Il debutto sarà proprio a Milano, sabato 13 settembre dalle ore 9 alle 13 presso la Biblioteca Chiesa Rossa (via San Domenico Savio), con un evento gratuito aperto a tutte le famiglie con bambini e bambine da 0 a 3 anni. Durante la mattinata, oltre al dialogo con il personale del Centro per la Salute delle Bambine e dei Bambini (Csb), sarà possibile partecipare ad attività di gioco creativo con materiali semplici, momenti di lettura grazie anche alla collaborazione con Nati per Leggere, ed esperienze sonoro-musicali in partnership con Nati per la Musica. Un’occasione concreta per sperimentare piccole pratiche quotidiane replicabili a casa, dalla lettura al canto fino al gioco condiviso, e per tornare a sentirsi parte di un vero villaggio.    Sebbene 7 su 10 genitori milanesi si sentano soli dopo la nascita di un figlio, in generale i dati dell’Osservatorio fanno emergere un approccio più sereno verso la genitorialità, grazie alle opportunità lavorative e di svago offerte della città. Non a caso, il 42% dei genitori milanesi esprime un’elevata soddisfazione per la propria condizione professionale(contro il 34% della media nazionale) e solo il 22% ritiene che la nascita di un figlio abbia peggiorato la propria situazione lavorativa, contro il 36% del resto d’Italia. Resta però alta la percezione di fatica: il 65% dei genitori trova il ruolo difficile, più della media italiana. Crescono i dubbi educativi (39% contro il 30% nazionale) e il peso economico di crescere un figlio (49% contro il 43%). Anche il supporto familiare appare meno solido che altrove: a Milano i genitori dichiarano che i nonni sono meno presenti (20% contro 14%) e si ricorre più spesso a baby-sitter (30% contro 24%). Infine, i genitori milanesi si dimostrano più propensi ad affidarsi a strumenti moderni per affrontare il loro percorso: social, blog e libri diventano alleati quotidiani, accanto a specialisti e pediatri. Ne esce il ritratto di una genitorialità complessa ma non rassegnata, capace di riconoscere le difficoltà senza rinunciare alla soddisfazione.    “Per crescere un bambino serve un villaggio”: questo è il principio che ha ispirato l’iniziativa. Un messaggio potente, capace di rispondere al bisogno crescente di vicinanza, calore e condivisione. Questo nuovo percorso prende vita grazie alla collaborazione con la Onlus Centro per la Salute delle Bambine e dei Bambini (Csb), riferimento in Italia per la promozione della salute, dello sviluppo e dei diritti dell’infanzia e del sostegno alla genitorialità. La collaborazione tra Pampers e Csb nasce da valori comuni e da una missione condivisa: creare reti di sostengo e occasioni di incontro, sia nelle comunità locali che online, per restituire alle famiglie quel senso di comunità che oggi troppo spesso manca. Perché ogni mamma, ogni papà, merita di sentirsi parte di un villaggio. E ogni bambino e bambina meritano di crescere circondati da una rete di amore, fiducia e condivisione.   Per fare tutto questo, il progetto Pampers Village si compone di diversi pilastri che hanno l’obiettivo di supportare le mamme e i papà in quella fantastica avventura che si chiama genitorialità: una ricerca sociale sociale che porta alla luce gioie e difficoltà dei genitori raccontandone il vissuto; gli eventi fisici itineranti nei parchi di alcune delle principali città italiane, per favorire la connessione fra le famiglie attraverso attività condivise, informative e formative; la prima community pampers all’interno dell’App Coccole Pampers, un luogo di incontro virtuale dove confrontarsi e condividere esperienze, dubbi e paure per costruire un vero e proprio villaggio su cui poter contare; la prima campagna di responsabilità sociale di Pampers, che ha l’obiettivo di mostrare come “scoprire di essere in tanti ci fa sentire meno soli”. “Da sempre con Pampers mettiamo al centro le persone, in particolare i bambini e i loro genitori, e lo facciamo partendo dall’ascolto: delle loro esigenze, dei loro sogni, ma anche delle loro difficoltà», ha dichiarato Antonio Fazzari, General Manager di Fater. “Proprio da questa volontà è nato l’Osservatorio Pampers sulla genitorialità, che ci ha restituito una fotografia chiara dei bisogni delle famiglie di oggi e ci ha spinti a dare una risposta concreta con il progetto Pampers Village. Un luogo, fisico e digitale, pensato per offrire supporto, creare relazioni e costruire un senso di comunità. Perché è questo il modo in cui intendiamo essere vicini, ogni giorno, ai nostri consumatori”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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