(Adnkronos) – E’ Pasquale D’Ascola il nuovo primo presidente della Corte di Cassazione. Il plenum straordinario del Csm, presieduto dal capo dello Stato Sergio Mattarella, lo ha nominato con 14 voti a favore, contro i 13 andati all’altro candidato, Stefano Mogini. Nel voto si sono registrate 5 astensioni. D’Ascola, attuale presidente aggiunto in Cassazione, succede a Margherita Cassano che andrà in pensione il prossimo 9 settembre. Nel corso del dibattito il consigliere togato di Magistratura Indipendente Eligio Paolini esprimendo la sua preferenza per Stefano Mogini ne ha sottolineato “lo straordinario valore” mentre il togato di Area Antonello Cosentino ha valorizzato nel suo intervento la maggiore esperienza di legittimità di Pasquale D’Ascola che “ha attraversato l’intera storia del diritto civile, ha lavorato fortemente sulla formazione – ha ricordato Cosentino – quando ancora nessuno lo faceva, le sue sentenze soprattutto delle sezioni unite sono commentatissime”. Per D’Ascola si è espresso nel suo intervento in plenum anche il consigliere di Unicost Michele Forziati secondo il quale “prevale su più indicatori generali”. Per il consigliere Michele Papa “alla Cassazione spetta oggi un ruolo fondamentale e l’auspicio è che il nuovo presidente sappia coniugare la protezione del diritto con il rinnovamento delle sue categorie. Il testo unico sulla dirigenza fornisce argomentazioni univoche assicurando quella stabilita e affidabilità istituzionale che deve essere il logos nel quale riconoscersi”, ha aggiunto. Il procuratore generale della Cassazione, Pietro Gaeta ha dedicato il suo intervento alla prima presidente uscente, sottolineando come Margherita Cassano abbia “autenticamente interpretato il proprio ruolo, onorando fino in fondo le istituzioni con inesauribile dinamismo intellettuale e con un approccio alla realtà sostenuto da una mirabile coscienza etica circa il proprio ruolo di magistrato. Da donna – ha sottolineato – ha onorato le donne assieme alle istituzioni”. Il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, ha evidenziato la “libertà di pensiero” della presidente Cassano, che “si è manifestata come espressione autentica di una lunga e solida esperienza professionale, che le ha conferito autorevolezza anche nei momenti di critica lucida e coraggiosa al mondo della magistratura. Lontana dalla ricerca di comodo compiacimento, non si è mai piegata alla ricerca del consenso né ha ceduto a logiche di appartenenza o di categoria: ha scelto invece la via più difficile e più nobile, quella dell’indipendenza intellettuale”. Dal canto Margherita Cassano nel suo intervento in plenum ha ringraziato entrambi i candidati sottolineandone, “sia pure nella diversità dei loro profili, doti di eccellenza. Mi auguro che la loro testimonianza prosegua nella cornice dei principi fondamentali sanciti dalla Costituzione, che rappresenta un solido punto di riferimento per ciascun magistrato” ha detto. A favore di D’Ascola si sono espressi i togati di Area e di Unicost e i consiglieri laici Michele Papa, Roberto Romboli ed Ernesto Carbone, quest’ultimo relatore della proposta. Per Stefano Mogini si sono espressi i consiglieri togati di Magistratura Indipendente e i laici Enrico Aimi, Isabella Bertolini, Daniela Bianchini, Felice Giuffré, Claudia Eccher e Daniele Porena. Astenuti invece i capi della Corte, il vicepresidente Pinelli e i due consiglieri indipendenti Roberto Fontana e Andrea Mirenda, che già ieri avevano annunciato la loro decisione. “Desidero rivolgere le mie congratulazioni al dottor D’Ascola con gli auguri per il compito che gli è stato affidato di presidente della Corte di Cassazione, al tempo stesso formulo un apprezzamento per il dottor Mogini, magistrato di elevato e indiscusso valore. Il sapere giuridico del dottor D’Ascola e la sua lunga esperienza gli consentiranno di guidare con efficacia la Corte, proseguendo anche nell’attività di rinnovata efficienza avviata durante il mandato della presidente Cassano” ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine della seduta del Consiglio superiore della magistratura che ha eletto Pasquale D’Ascola nuovo presidente della Corte di Cassazione. “Il dottor D’Ascola -ha aggiunto il Capo dello Stato- certamente rappresenterà un punto di riferimento anche per i lavori del Csm e del Comitato di presidenza, che auspico vengano costantemente improntati a confronto leale e a un dibattito sereno, sempre con l’obiettivo dell’interesse istituzionale”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Pasquale D’Ascola è il nuovo presidente della Cassazione
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