(Adnkronos) – Le forze del Comando centrale statunitense (Centcom) hanno distrutto ”diversi sistemi d’arma” in Siria che rappresentavano ”minacce imminenti per le forze statunitensi e della coalizione”. Lo rende noto il Comando centrale statunitense su ‘X’ spiegando che tra i sistemi d’arma distrutti ci sono ”tre lanciarazzi multipli montati su camion, un carro armato T-64, un veicolo corazzato per il trasporto di truppe e mortai che rappresentavano una minaccia chiara e imminente per le forze statunitensi e della coalizione”. Si è quindi trattato di un ”attacco di autodifesa”, scrive il Centcom spiegando che l’azione ”è avvenuta dopo che il lanciarazzi multiplo montato su camion, il veicolo corazzato per il trasporto di truppe e i mortai sono stati sparati verso le forze statunitensi”. Il post spiega inoltre che ”la missione statunitense in Siria rimane invariata, mentre le forze statunitensi e della coalizione continuano a concentrarsi sulla sconfitta duratura dell’Isis”. Viene quindi precisato che ”le operazioni in Siria non sono correlati ai recenti eventi nella Siria nord-occidentale. Le forze del Centcom continuano a monitorare la situazione e rimangono in costante comunicazione con le nostre altre forze nella regione man mano che la situazione si sviluppa”. L’esercito di Bashar al-Assad ha intanto lanciato una controffensiva per respingere i jihadisti del gruppo Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e le fazioni alleate vicino a Hama, nella Siria centrale. Lo riferiscono gli attivisti dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, che ha sede a Londra. ”Le forze del regime hanno lanciato dopo mezzanotte una controffensiva” sotto copertura aerea e sono riuscite a respingere i jihadisti che erano arrivati alle porte di Hama, quarta città della Siria. —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Siria, “minaccia imminente”: Usa distruggono lanciarazzi e mortai
© Riproduzione riservata