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Werner Herzog riceverà il Leone alla carriera alla Mostra di Venezia

(Adnkronos) –
Werner Herzog riceverà il Leone d’oro alla carriera dell’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. Il regista tedesco, autore tra gli altri di ‘Aguirre, furore di Dio’ e ‘Nosferatu – Il principe della notte’, verrà omaggiato nel corso dell’edizione di quest’anno del festival, che si terrà tra il 27 agosto e il 6 settembre: la decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del Direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera. A proposito della scelta di Herzog per questo riconoscimento, il Direttore della mostra di Venezia, Alberto Barbera, ha affermato: “Cineasta fisico e camminatore instancabile, Werner Herzog percorre incessantemente il pianeta Terra inseguendo immagini mai viste, mettendo alla prova la nostra capacità di guardare, sfidandoci a cogliere ciò che sta al di là dell’apparenza del reale, sondando i limiti della rappresentazione filmica alla ricerca inesausta di una verità superiore, estatica, e di esperienze sensoriali inedite. Affermatosi come uno dei maggiori innovatori del Nuovo Cinema Tedesco, con film quali ‘Segni di vita’, ‘Nosferatu – Il principe della notte’, ‘Aguirre, furore di Dio’, ‘Fitzcarraldo’, ‘Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans’ e ‘Grizzly Man’, non ha mai smesso di saggiare i limiti del linguaggio cinematografico smentendo la tradizionale distinzione tra documentario e finzione, invitando nel contempo a un’interrogazione radicale sui temi della comunicazione, sui rapporti fra le immagini e la musica, sull’infinita bellezza della natura e la sua inevitabile corruzione. La carriera di Herzog è insieme affascinante e pericolosa, perché consiste in un coinvolgimento totale, nella messa in gioco di sé fino al limite del rischio fisico, dove la catastrofe è costantemente in agguato. Geniale narratore di storie insolite, Herzog è anche l’ultimo erede della grande tradizione del romanticismo tedesco, un umanista visionario, un perlustratore instancabile votato a un nomadismo perpetuo, alla ricerca (com’ebbe a dire) ‘di un luogo dignitoso e conveniente per l’uomo, un luogo che è talvolta un Paesaggio dell’Anima’”. “Sono profondamente onorato – ha detto Herzog nell’accettare il riconoscimento che gli verrà consegnato al Lido – di ricevere il Leone d’oro alla carriera dalla Biennale di Venezia. Ho sempre cercato di essere un Buon Soldato del Cinema e questa mi sembra una medaglia per il mio lavoro. Grazie. Tuttavia non mi sono ancora ritirato. Lavoro come sempre. Qualche settimana fa ho terminato un documentario in Africa, ‘Ghost Elephants’, e in questo momento sto girando il mio prossimo lungometraggio, ‘Bucking Fastard’, in Irlanda. Sto realizzando un film d’animazione basato sul mio romanzo ‘The Twilight World’, e interpreterò la voce di un personaggio nel prossimo film d’animazione di Bong Joon-ho. Non sono ancora finito”. 
Werner Herzog, nato a Monaco nel 1942, è cresciuto da bambino in una valle remota tra le montagne bavaresi. Fino all’età di 11 anni non conosceva nemmeno l’esistenza del cinema. Ha iniziato a sviluppare progetti cinematografici dall’età di 15 anni e poiché nessuno era disposto a finanziarli, durante gli ultimi anni del liceo lavorava di notte come saldatore in un’acciaieria. Ha cominciato anche a viaggiare a piedi. Ha fatto la sua prima telefonata all’età di 17 anni e il suo primo film a 19.  Ha poi abbandonato il college dove ha studiato brevemente storia e letteratura. Da allora ha scritto, prodotto e diretto circa 70 film, tra i quali ‘Aguirre, furore di Dio’ (1972), ‘Fitzcarraldo’ (1982) (per il quale ha trasportato un piroscafo su una montagna nella giungla), ‘Grizzly Man’ (2005) e ‘Cave of Forgotten Dreams’ (2010). Ha pubblicato poesie e libri di prosa tra cui ‘Of Walking in Ice’, ‘Conquest of the Useless’ e recentemente il romanzo ‘The Twilight World’.  Ha messo in scena circa una dozzina di opere – a Bayreuth e alla Scala di Milano – e in altri teatri d’opera in tutto il mondo. Ha recitato in film, tra cui ‘Jack Reacher’ (2012), ‘The Mandalorian’ (2019) e in un ruolo da guest star ne ‘I Simpson’. Ha realizzato un’installazione artistica, ‘Hearsay of the Soul’, per la Biennale del Whitney Museum di New York e per il Getty Museum di Los Angeles. Ha fondato la Rogue Film School in risposta a ciò che viene insegnato nella maggior parte delle scuole di cinema di tutto il mondo. —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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