(Adnkronos) – “Dalle critiche non sono immune ma metto davanti la musica. Da cinque anni cerco di far parlare la musica prima di me, prima del mio nome e del mio cognome e anche il mio nome d’arte non è casuale: un faro sul mio percorso artistico”. A parlare è Chiamamifaro, all’anagrafe Angelica Gori, classe 2011, ospite del nuovo episodio del vodcast dell’Adnkronos, disponibile in versione integrale sul sito www.adnkronos.com e sul canale YouTube dell’Adnkronos. La giovane cantautrice, nota al grande pubblico per aver partecipato all’ultima edizione del talent ‘Amici’, si apre sulle difficoltà legate al suo cognome (essendo figlia di Cristina Parodi e Giorgio Gori), e sui suoi sogni nel cassetto. A proposito di Sanremo, confessa: “Credo sia il sogno di tutti. Non so quando sarà il momento giusto, ma spero arrivi”. E su una possibile candidatura al prossimo festival dice ridendo: “Diciamo che sto scrivendo”. Nel frattempo l’artista è in giro con l’instore tour per presentare il suo nuovo Ep ‘Lost & Found’: un viaggio di 7 tracce tra ciò che è stato, ciò che si è perso e ciò che resta di noi. “Questo Ep racchiude la mia storia degli ultimi cinque anni”, racconta. “Molti mi hanno conosciuto grazie ad Amici, ma quello è stato solo un capitolo, non l’inizio. ‘Lost & Found’ rappresenta la strada percorsa, i viaggi in furgone con la band, le notti insonni. Ho perso caricatori, a volte la voce, forse anche del tempo. Qualche amico ha preso strade diverse. Ma ho anche ritrovato altri amici, nuove idee e, soprattutto, me stessa”. L’artista ha firmato tutti i brani, con la collaborazione di alcuni tra i nomi più noti del panorama italiano, tra cui Federica Abbate e Riccardo Zanotti, frontman dei Pinguini Tattici Nucleari. “È stimolante lavorare con altri autori, avere prospettive diverse. Con Riccardo Zanotti, che conosco da anni, non è la prima collaborazione. Con Federica Abbate è stata la prima volta e mi sono trovata benissimo. Spero di ripetere l’esperienza in futuro”. Quanto alla scelta di partecipare ad un talent, dice: “Volevo arrivarci con la consapevolezza di chi sono come artista e musicista. Un talent può essere rischioso come primo passo. Prima bisogna sperimentare, conoscere, sbagliare. Io mi sentivo pronta, sicura della mia musica, per mettermi in gioco in un mondo nuovo, con linguaggi e dinamiche diverse dal live”. E proprio grazie ad Amici, “ho cambiato prospettiva su alcune cose, mi sono cimentata con brani che non avrei mai pensato di cantare, ho scoperto la mia vocalità come strumento. Mi hanno spinto fuori dalla mia comfort zone, aprendo nuovi orizzonti”. A chi ancora non la conosce bene, Chiamamifaro descrive la sua musica come “sincera e autentica”. “Racconto storie ordinarie in cui le persone possono riconoscersi”, dice. E non sente la pressione di dover ‘esserci’ a tutti i costi: “L’industria della musica è sempre più veloce e vuole sempre i risultati subito ma io non cambierei il mio percorso. Credo la gavetta abbia una sua poesia. L’importante è circondarsi di persone che riescano ad assecondare il nostro passo”. Infine, il duetto dei sogni? “Mi piacerebbe tanto lavorare con Fulminacci”, confessa. di Loredana Errico —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)