(Adnkronos) – Tra le tante sigle che, in poche lettere, sintetizzano una molteplicità di patologie gastrointestinali a volte anche particolarmente complesse, figura a buon titolo la SIBO e la variante SIFO, rispettivamente acronimi di Small Intestinal Bacterial Overgrowth e Small Intestinal Fungal Overgrowth. Si tratta di quadri clinici caratterizzati da una ‘Crescita Eccessiva di Batteri (SIBO) o di funghi (SIFO) nel piccolo intestino’, cioè nel lungo tratto dell’intestino tenue dove, in condizioni normali, il numero di microrganismi è relativamente basso rispetto al colon. Tanto la SIBO quanto la SIFO, manifestandosi con sintomi diversi e generalmente ingravescenti a metà tra intestinali, cardiaci e respiratori per comparsa di strane tachicardie, extrasistoli, tosse e disfonie, richiedono un approccio diagnostico, terapeutico e nutrizionale accurato e competente per essere gestite con efficacia. Al fine di prevenire, curare e stabilizzare queste condizioni è indispensabile prendersi cura della salute intestinale, gestire bene lo stress e alimentarsi sempre in maniera equilibrata. Ma perché si generano la SIBO e la SIFO? Come e da dove parte l’input che porta all’insorgenza di questi quadri patologici così diffusi e non di rado invalidanti? Qual è il ruolo dell’alimentazione e quali e quanti cibi sarà possibile ammettere o sarà necessario cancellare nella dieta dei pazienti portatori di tali patologie? Si guarisce da SIBO e SIFO? E come? Servono i gastroprotettori? E gli sciroppi per la tosse o gli aerosol? Quel che intanto sull’argomento si può dire con certezza è che il “fai da te” è fortemente controindicato, l’approssimazione ancora di più. Dunque, informarsi correttamente e compiutamente su condizioni come SIBO e SIFO può fare la vera differenza. Se ne parla venerdì 31 maggio nella nuova puntata di “τροφήν, la prima medicina”, la rubrica online curata dall’immunologo Mauro Minelli, docente di dietetica e nutrizione umana presso l’Università LUM di Bari, e dedicata all’impatto dell’alimentazione sulla salute umana. —altrowebinfo@adnkronos.com (Web Info)