(Adnkronos) – “Dobbiamo rendere le persone che soffrono di emofilia ‘emofilia mind free’. E le abbiamo in parte rese tali grazie alle nuove terapie che si vanno sviluppando. Questo è reso possibile non solo dai farmaci, ma soprattutto dalla capacità di tutti coloro che sono intorno al mondo dell’emofilia”. Sono le parole di Patrizia Di Gregorio, ematologa e direttrice del Servizio di Medicina trasfusionale della Asl Vasto-Chieti, a margine del terzo appuntamento del progetto ‘Let’s Talk’ di Sobi, lanciato lo scorso ottobre per approfondire argomenti di attualità e prospettive inesplorate nel contesto delle malattie rare. Al centro del terzo talk l’inclusione e la possibilità per le persone con malattie ematologiche rare di avere un’elevata qualità della vita. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)