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Scienza & Salute: ‘Dove fiorisce il rosmarino…’

(Adnkronos) – Il rosmarino, dalle origini leggendarie e controverse, "è un elegante complemento d'arredo della campagna italiana, oltre che elemento distintivo della macchia mediterranea". Al rosmarino, e al suo mondo fatato, è dedicata la puntata di questa settimana de 'Il Gusto della Salute', la rubrica online ideata e coordinata dall'immunologo Mauro Minelli, docente di elementi di nutrizione umana e nutraceutica alla Lum. "Tanti sono i nutrienti di cui il rosmarino è generoso dispensatore: dall’acqua, alle vitamine e ai sali minerali tra i quali il calcio, il potassio, il ferro, il magnesio, il fosforo. Preparare un infuso di rosmarino può essere un modo utile per disporre di una bevanda digestiva e calmante, oltre che rinfrescante", ricorda Minelli.  "Molteplici sono gli usi che si possono fare del rosmarino in cucina, in erboristeria, in profumeria perché molteplici sono le sue proprietà benefiche. Primeggiano tra queste quelle antiossidanti e antinfiammatorie, grazie all'acido rosmarinico che, al pari di altri antiossidanti di cui la pianta è dispensatrice, aiuta a contrastare l'azione dei radicali liberi che, progressivamente danneggiando il Dna racchiuso all’interno delle nostre cellule, finirebbero col sortire conseguenze affatto benefiche. Il rosmarino è anche dotato di proprietà anticalvizie, dimostrate da ricerche scientifiche appositamente condotte e confermate dai benefici riscontrati dopo trattamenti con estratti di rosmarino nella cura delle alopecie – prosegue l'immunologo – Altre funzioni utili del rosmarino sono quelle a supporto dell’apparato gastroenterico, visto che le sostanze contenute negli olii del rosmarino facilitano la digestione e aiutano a produrre succhi gastrici e bile esercitando così un'azione protettiva sul fegato". "Non vanno dimenticate, poi, le azioni energizzanti, tonificanti e benefiche sulle funzioni cognitive, basate su osservazioni secondo le quali il rosmarino riuscirebbe di fatto a rinforzare la memoria e a migliorare le dinamiche intellettive e la capacità di concentrazione. Tra l’altro, le vitamine A e C contenute nel rosmarino, conferirebbero agli estratti di questa pianta capacità di supporto sulle funzioni del sistema immunitario", ricorda.  "Infine, agli oli di rosmarino vengono anche attribuite azioni mucolitiche, espettoranti e antimicrobiche ad ampio spettro, ciò che aiuta a proteggerci dai malanni di stagione caratterizzati da congestione delle vie respiratorie magari associate a tosse scarsamente produttiva. L’uso, ma soprattutto l’abuso, di oli di rosmarino può, tuttavia, accompagnarsi a qualche controindicazione per lo più riferita a soggetti ipertesi, a donne in gravidanza e allattamento, a persone epilettiche. Opportuno sarà sempre evitare l’impiego concomitate di estratto di rosmarino con olii essenziali derivanti da altre erbe aromatiche come la salvia o l'assenzio. Sul fronte delle allergie sarà sempre il caso di saggiare preliminarmente la capacità di tolleranza della nostra pelle prima di cospargerla con olio di rosmarino, tra l’altro fotosensibilizzante, e ricordare che, derivando direttamente dalla terra, il rosmarino può contenere tracce di metalli allergizzati presenti nel terreno tra i quali soprattutto il nichel", conclude Minelli.  —altrowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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