Le novità terapuetiche sono al centro del congresso europeo Eha – European Hematology Association 2025 fino al 15 giugno a Milano. Nel caso del linfoma mantellare, nello studio Echo si è osservata una miglior sopravvivenza libera da progressione grazie all’impiego in prima linea dell’immunochemioterapia, basata sull’associazione di rituximab e bendamustina con aclabrutinib, un inibitore selettivo della tirosin-chinasi di Bruton, mentre nella leucemia linfatica cronica lo studio Amplify ha dimostrato che la combinazione di acalabrutinib e venetoclax è molto più efficace dell’immunochemioterapia. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)