(Adnkronos) – “Con i dati che provengono dagli studi Dreamm-7 e Dreamm-8” e annunciati dalla biofarmaceutica Gsk, emerge che “le due nuove combinazioni, belantamab mafodotin”, un farmaco coniugato anticorpo-farmaco (Adc), “associato a velcade”, un antitumorale, “o pomalidomide”, un antitumorale e immunomodulatore, “permettono di intervenire efficacemente in due setting di pazienti complessi” affetti da mieloma multiplo “già dalla seconda linea. Pazienti che avevano schemi a disposizione, ma non erano così efficaci”. Così Alessandro Corso, direttore struttura complessa di Ematologia e direttore dipartimento di Oncologia dell’ospedale di Legnano Asst Ovest Milanese, commenta i dati presentati al congresso Eha, il Congresso europeo di ematologia, dal 12 al 15 giugno a Milano. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)