Elezioni politiche 2022. Silenzio, parla il voto

Elezioni politiche 25 settembre 2022. Silenzio, parla il voto.

Ci siamo. Preceduto dal silenzio elettorale di legge, adesso a parlare è il voto.

Dopo aver parlato tutti i partiti dicendo tutto e il contrario di tutto in questa campagna elettorale in cui ognuno ha parlato il linguaggio che gli è più consono o che ha ritenuto potesse essere quello più opportuno, adesso è il momento del voto.

Tocca all’Italia parlare. E dal 26 settembre sapremo cosa ha detto l’Italia.

Un’Italia al voto in cui è centrale la Toscana, con una serie di tematiche, a partire dal rigassificatore a Piombino, che hanno portato in Toscana, e più volte, tutti i leader nella campagna elettorale appena conclusa.

Tocca a un’Italia molto ferita, molto in ginocchio, anche molto divisa da determinate situazioni, molto in difficoltà. Molto sull’orlo di una crisi sociale oltre che economica.

Tocca a un’Italia che vota in uno scenario straordinario.

Un’Italia in stato di emergenza, in un teatro di guerra, in balìa di speculazioni che alla fine pagano sempre gli stessi, cioè chi ha meno.

Un’Italia che non ha saputo fin qui sterzare per evitare l’escalation di tracollo.

Un’Italia che adesso però vota. Che sceglie. Che decide. Cercando di mettere insieme lo storico di tutti i protagonisti, non solo del mese e mezzo di campagna elettorale. Cercando di mettere insieme stati di emergenza, decisioni in stato di emergenza, Covid, lavoro, gas e bollette.

Un’Italia che ha sempre contestato ai Governi di essere Governi non votati.

E in base a ciò che riterrà più giusto secondo le proprie considerazioni ciascuno voterà.

Il non voto, senza attaccarsi alle solite demagogie, potrebbe rivelarsi un’occasione persa.

Buon voto a tutti. Buon voto soprattutto ai ragazzi che votano per la prima volta.

Buon voto ai 18enni che scrivono una pagina di storia il 25 settembre 2022, i primi diciottenni nella storia dell’Italia a votare anche per il Senato.