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Global Sumud Flotilla: nelle mani di Israele

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I quattro parlamentari italiani sono rientrati a Fiumicino venerdì 3 ottobre. Sono rientrati Marco Croatti, senatore M5S, Benedetta Scuderi, eurodeputata Avs, Annalisa Corrado, eurodeputata Pd, Arturo Scotto, deputato Pd. Sono in Italia. Ma la forte preoccupazione e la prudenza da loro espresse nei confronti di tutti i componenti della Flotilla, molti italiani, che sono ancora in Israele fa pari col video in cui si vedono donne e uomini della Flotilla arrestati dopo l’abbordaggio israeliano. Tutti ammassati a terra, col ministro israeliano sicurezza nazionale Ben Gvir che urla contro “Sono terroristi. Guardateli: sostenitori di assassini”.

Lo stesso ministro che dichiara: “Penso che debbano essere tenuti qui per alcuni mesi in una prigione israeliana, in modo che si abituino all’odore dell’ala terroristica”.

Mentre il ministro Esteri israeliano venerdì 3 ottobre twitta, allegando anche la foto di Greta Thunberg: “Sono in corso le procedure per concludere la provocazione Hamas-Sumud e finalizzare l’espulsione dei partecipanti a questa farsa. Sono già stati espulsi 4 cittadini italiani. Gli altri sono in fase di espulsione. Israele desidera porre fine a questa procedura il più rapidamente possibile”.
“Sono tutti sani e salvi”, aggiunge.

C’è tanta Italia in piazza a sostegno di Gaza e della Global Sumud Flotilla fermata da Israele. In una protesta popolare sempre più imponente per un genocidio in atto.

In un’Europa in cui, a fronte delle millemila sanzioni europee alla Russia, se ne registrano zero per Israele.

In un’Italia in cui il governo Meloni annuncia che riconoscerà lo Stato di Palestina a condizione che.

Il governo Meloni rispetto agli italiani della Flotilla si muove nel contesto in cui può muoversi, con precisa scelta politica,  un governo allineato con Trump e dichiaratamente amico di Israele.

Per cui, dopo averli definiti “irresponsabili”, Meloni ha postato: “Insistere nel voler forzare un blocco navale significa rendersi – consapevolmente o meno – strumenti di chi vuole far saltare ogni possibilità di un cessate il fuoco. Perciò risparmiateci le lezioni di morale sulla pace se il vostro obiettivo è l’escalation”.

E così quando circa 500 persone di 44 Paesi a bordo della Flotilla pacifica, pacifista e disarmata verso Gaza subiscono l’abbordaggio in acque internazionali, e, tutte con le mani alzate, vengono prelevate dai militari israeliani e trasferite in carcere, e le imbarcazioni sequestrate,Secondo me è una violazione del diritto, ma quello che dice il diritto è importante fino a un certo punto”, commenta a ‘Porta a Porta’ il vicepremier Tajani che è ministro degli Esteri del governo Meloni.

Crosetto, ministro della Difesa, ringrazia il governo israeliano: “Ho parlato con il ministro israeliano della Difesa Israel Katz, l’ho ringraziato per il fatto che non fosse successo nulla e che non fosse accaduto nulla a nessun cittadino, non solo italiano. Questo faceva parte anche della professionalità nel compiere un’azione, che alcuni consideravano ingiusta, ma che poteva essere compiuta in modo più o meno violento: è stata compiuta nel modo più soft, più leggero possibile. E questa è una cosa di cui bisogna sempre ringraziare e io l’ho ringraziato. Adesso aspettiamo che passi il tempo e che ritornino i cittadini nelle loro Nazioni”.

Il vicepremier leghista Salvini, ministro Trasporti e Infrastrutture, che qualche giorno fa al canale tv israeliano i24News ha dichiarato: “Israele ha tutto il diritto di garantirsi un futuro sereno”, tuona invece contro lo sciopero generale del 3 ottobre: “Lo sciopero di oggi è illegittimo non perché non lo vuole Salvini, ma perché la Commissione tecnica di garanzia lo ha dichiarato illegittimo. Chi oggi sciopera sa che va contro la legge e rischia sanzioni sia a livello personale che come organizzazioni sindacali”.

 

Intanto il gruppo  Gap giuristi e avvocati per la Palestina promuove denuncia alla Corte penale internazionale nei confronti del Governo Meloni.

Con al momento oltre 13mila adesioni: “Sosteniamo che vi sia una presumibile complicità del governo italiano nei crimini israeliani menzionati e che la relativa responsabilità sorga presumibilmente in capo ai principali componenti del governo italiano e cioè il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli esteri nonché vicepremier
Antonio Tajani, e il ministro della difesa Guido Crosetto, da ritenere presumibilmente
colpevoli in quanto titolari del potere decisionale in ordine alla cooperazione militare
e di sicurezza con Israele e all’autorizzazione delle forniture di armi, senza che possano opporre alcuna immunità di natura personale e funzionale, dato che le relative attività si sono svolte nel più evidente dispregio delle normative interne e internazionali.

Oltre ai tre componenti del governo appena indicati, riteniamo si debba ritenere la presumibile colpevolezza, per complicità nel genocidio e in altri gravi crimini di guerra e contro l’umanità, dell’amministratore delegato e direttore generale della principale azienda di produzione di armamenti italiana Leonardo SpA, Roberto Cingolani, in quanto titolare del potere decisionale relativo al trasferimento di armamenti e marchingegni bellici di vario genere contro Israele, nonché all’attuazione di progetti di cooperazione con tale Stato che stanno agevolando la commissione di tali crimini”.

 

© Riproduzione riservata

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