Getting your Trinity Audio player ready...
|
Ius scholae e non solo: prove di forza (Italia) nel centrodestra.
Ius scholae e non solo. Si divide la maggioranza di centrodestra su ius scholae dopo la posizione favorevole espressa dal vicepremier Tajani, leader Forza Italia.
Ius scholae a cui il vicepremier Salvini, leader Lega, dice no. Forse anche vedendo avanzare in termini di consenso elettorale Vannacci, europarlamentare eletto con la Lega da indipendente, “Sono assolutamente contrario”, tranchant il generale.
Perché, fa muro Salvini, lo Ius scholae “non è una priorità e non è nell’agenda di governo. Non ho voglia di fare polemica. L’Italia è il paese europeo che concede più cittadinanze di tutti. Concediamo più cittadinanze a cittadini stranieri rispetto alla Francia, alla Spagna, alla Germania. Quindi legge che va bene non si cambia”.
Posizioni opposte tra Forza Italia e Lega che non preoccupano Tajani: “Forza Italia e Lega hanno le loro idee e sono partiti diversi, sennò saremmo un partito unico. Quello che ci vincola è il programma. Per quanto riguarda lo ius scholae non è parte del programma di governo, quindi noi possiamo esprimere il nostro giudizio. Ne parleremo anche con i nostri alleati, ma non è che perché un tema non è nel programma di governo non se ne può parlare”.
Poi Tajani: “Nessun inciucio col Pd, nessun tradimento. Ma se il Pd si dice d’accordo con me, non posso essere io a cambiare idea. I sondaggi dicono che gli italiani sono a favore dello ius scholae. Detto ciò, c’è tempo. Prima ne voglio parlare con i gruppi di Fi. E sarebbe un’iniziativa dei nostri parlamentari, non del Governo”.
E, a proposito di alleati, Tajani incassa l’ok di Noi Moderati.
Mentre la premier Meloni, leader Fratelli d’Italia, al momento non si esprime.
A mettere il punto il ministro Interno Piantedosi: “Nella sequenza decennale, siamo il Paese al primo posto per concessioni in termini assoluti di cittadinanze che diventano un numero ancora più importante se lo si rapporta al numero della popolazione residente complessiva e ancora più al numero dei cittadini stranieri residenti. In alcuni casi arriviamo in quest’ultimo calcolo a quasi il doppio rispetto a paesi importanti come Germania o Francia”.
Ius scholae non è il solo argomento di disaccordo interno alla maggioranza di Governo.
A Strasburgo un mese fa la spaccatura è stata totale. Con la scelta di Forza Italia a favore del bis di Ursula von der Leyen. Fratelli d’Italia della premier Meloni non ha dato il voto di fiducia alla presidente della Commissione Europea. E la Lega di Salvini idem. Quindi niente voto di fiducia a von der Leyen da parte di due partiti, Lega e FdI, della coalizione che governa l’Italia.
Ma lo scontro è poi stato tra Forza Italia e Lega.
Tajani ha tuonato: “Patrioti ininfluenti”. E la Lega: “Imbarazzante votare col Pd”.
Poi subito dopo l’oro del volley femminile azzurro alle Olimpiadi di Parigi l’attacco è partito da Forza Italia alla Lega, con Gasparri vs Vannacci.
Vannacci indipendente sì, alle prese col suo movimento pure, ma ancora all’interno della Lega con cui è stato eletto europarlamentare.
Vannacci ha voluto ribadire il suo ormai ampiamente ripetuto concetto sui tratti somatici della neocampionessa olimpica Paola Egonu. Gasparri, capogruppo Forza Italia in Senato, ha commentato: “Ci vuole l’innegabile talento di Vannacci per criticare Paola Egonu nel giorno del trionfo olimpico delle nostre atlete di pallavolo”. E poi: “Uno che finge di perdere l’equilibrio nella metropolitana per toccare uno e vedere com’è la sua pelle, a me pare uno che ha qualche problema. Va mandato a casa uno che dice queste cose”.
Adesso nelle prove di forza di centrodestra è la volta di Ius scholae. E lo scontro è sempre Forza Italia-Lega Salvini