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Una scalata alla Lega rapida, da vero generale stratega, quella di Roberto Vannacci neo numero due del partito guidato dal leader Matteo Salvini, vicepremier.
Una scalata certo non sorprendente quella del generale europarlamentare forte dell’oltre mezzo milione di voti alle Europee 2024 eletto da indipendente con la Lega. Mezzo milione di voti pesantissimi per la stessa Lega e di fatto portati in dote al congresso federale di Firenze di inizio aprile scorso con la consegna della tessera del partito al generale da parte di Salvini.
Tutto da copione dunque per Vannacci nel partito in cui, come insegna la rapida ascesa del generale stesso, non sembra essere più dunque requisito la lunga militanza per accedere alle posizioni di vertice leghiste.
Non dà vita dunque a un nuovo partito Vannacci, ma entra in Lega pronti via come vice del leader Salvini.
Non si smantella però il movimento ‘Il mondo al contrario’ che, anzi, si struttura con i ‘Team Vannacci’, gruppi territoriali nati qualche mese fa.
Adesso la prima partita in campo nazionale del vicesegretario Vannacci riguarda le elezioni regionali. Con prevedibili importanti quote candidati in lista. Per quanto riguarda la Toscana, terra del generale europarlamentare, non dimentichiamo la recente querelle con Luca Baroncini, segretario toscano Lega. Vannacci, in merito alla consigliera regionale Meini dalla Lega designata candidata presidente per le regionali sul tavolo del centrodestra, dopo aver sottolineato di non essere stato coinvolto nella decisione, aveva tuonato: “Non condivido il nome che è stato fatto. Non mi schiero con questa squadra. La squadra me la scelgo io visto che le guerre prima si vincono poi si combattono”.
Era prima del congresso federale a Firenze. Il generale europarlamentare non aveva fatto ancora il suo ingresso in Lega con tanto di tessera. E non era ancora diventato il vice di Salvini. Ora Vannacci è il numero due del partito. E la scalata è appena iniziata.