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Gli ultimi sondaggi per le intenzioni di voto del 25 settembre, quelli di Swg del 5 settembre 2022, indicano Fratelli d’Italia della leader Giorgia Meloni che continua a guadagnare, passando nell’ultima settimana dal 24,8 al 25,8%.
Il Pd guidato dal pisano Letta scende dal 22,3 al 21,4.
Il Movimento 5 Stelle targato Conte continua a salire, passando da 11,6 a 11,9% mettendo nel mirino la Lega di Salvini, che scende dal 12,5 al 12,1%.
Sta comodo nel 3% soglia di sbarramento per l’ingresso in parlamento Gianluigi Paragone con il suo ItalExit.
Guadagnano Italia Viva di Matteo Renzi in tandem con Azione di Carlo Calenda, passando da 6,8 a 7,2%.
Forza Italia scende da 7,0 a 6,7%.
Cresce l’alleanza Verdi e Sinistra Italiana dal 4 al 4,2%.
Tutti gli altri, secondo il più recente sondaggio, sono ben oltre al di sotto del 3%.
Cosa significano questi dati, al di là di una vittoria centrodestra che a oggi non è mai stata messa in discussione?
Né la mettono in discussione video come quelli nella bufera in queste ore di un consigliere di quartiere leghista di Firenze che molto soddisfatto di sè annuncia in estrema sintesi che votando Lega si mandano via da Firenze le persone di etnia rom.
Non la mettono in discussione perché in fondo questi messaggi si rivolgono a un elettorato che esiste e che li condivide.
Che poi possa essere definito un messaggio di tipo razzista, becero, intollerante, di forte con i deboli e quant’altro poco conta nelle urne: conta il fatto, per chi lancia il messaggio, che esiste questo elettorato. E quindi sono voti.
E nemmeno la mettono in discussione spot elettorali come quello del candidato senatore uscente di Pietrasanta Mallegni, coordinatore toscano Forza Italia.
Mallegni in un video che ricorda molto le televendite di pentole anni ’80, con tanto di cliché di casalinghe stereotipate, in sostanza promette quello che poi alla fine è una sorta di reddito di cittadinanza per le gentili signore angeli del focolare che si occupano della famiglia e della casa.
Mallegni tacciato di essere sessista si difende: “Mi hanno accusato di maschilismo. E’ che ho evidenziato il ruolo fondamentale che svolgono oltre 7 milioni di persone in Italia, donne e uomini che hanno deciso di dedicare la loro vita al sostegno della propria famiglia, dei bambini, degli anziani”.
Ora a parte che nello spot di Mallegni di uomini casalinghi non c’è traccia.
Ma sette milioni di persone sono sette milioni di ipotetici voti.
Per cui cosa accadrà il 26 settembre?
Probabilmente cambierà poco e niente.
Secondo Paragone, Italexit, chiunque vinca tra centrodestra e centrosinistra non cambierà alcunché. A partire dai vaccini Covid, sostiene, che riprenderanno con la quarta dose.
Certo, visto e considerato che più o meno tutti i partiti hanno governato insieme allo stesso tavolo al punto che ci rimane difficoltoso individuare quale sia stata l’opposizione nel Governo Draghi, sarà interessante vedere l’evolversi.
Perché un punto rimane centrale a nostro avviso, al di là del teatro del tutti contro tutti della kermesse elettorale in onda per qualche settimana.
Si continuerà, così pare, a governare in stato di emergenza.
Questa è un’Italia che da inizio 2020 avvicenda uno stato di emergenza a un altro.
Con tutto quello che ne consegue in termini di norme e restrizioni ad hoc.
Quindi dopo l’emergenza di oltre due anni Covid con i vari lockdown, conclamati o mascherati, e l’emergenza Ucraina, in vigore salvo proroghe fino al 31 dicembre 2022, è pronta come palcoscenico per il nuovo Governo post 25 settembre l’emergenza energetica.
Con tutto quello che ne conseguirà. Ne sta già conseguendo.
Con nuove norme e nuove restrizioni già pronte.