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LIVORNO – Carcere di Livorno, garante detenuti: “Celle piene di muffa. Promiscuità imbarazzante”
Punto della situazione sul carcere di Livorno del garante dei detenuti del Comune di Livorno Marco Solimano. Con il sindaco Luca Salvetti l’assessore al sociale Andrea Raspanti, l’avvocata Guia Tani in rappresentanza delle Camere penali, Giampaolo Dotto, security manager del Comune di Livorno, rappresentanti di Caritas, Arci, enti del Terzo Settore che svolgono attività socio culturali all’interno della casa circondariale ‘Le Sughere’ di Livorno.
L’appuntamento, si legge in un comunicato del Comune di Livorno, rientra nell’ambito di una mobilitazione nazionale dei garanti delle persone private delle libertà personali, che lanciano un appello contro il silenzio assordante della politica e della società civile sulla situazione carceraria.
Marco Solimano: “Il carcere di Livorno, soprattutto per quello che riguarda la sezione di media sicurezza, sta ancora accentuando le criticità che l’attraversano da moltissimo tempo. Celle piene di muffa, di condense, finestre non più utilizzabili per l’erosione del cemento e del ferro, promiscuità decisamente imbarazzante che vede tre persone in 12 metri quadrati senza alcuna separazione tra spazio vita e spazio servizi.
Questa situazione va superata immediatamente, non è più procrastinabile. L’unica soluzione possibile è che i nuovi padiglioni, ristrutturati dopo l’apertura del 2011, vengano consegnati alla direzione dell’istituto; c’è stato un contenzioso tra la ditta appaltatrice e la ditta che ha realizzato i lavori, non conosciamo fino in fondo i motivi di questo contenzioso, ma la richiesta che viene forte, ulteriormente espressa anche dal sindaco, è che ci venga comunicata la natura dei problemi e del tempo che ci vuole per risolverli. Solamente la consegna il prima possibile dei nuovi padiglioni potrà sanare una situazione di degrado ambientale dove le persone vivono, private della dignità personale e del decoro, una situazione, ripeto, per noi inaccettabile.
Questa grave situazione dal punto di vista igienico ambientale mina e limita fortemente il lavoro importante della Polizia penitenziaria e del personale civile costretti ad operare in continua situazione di emergenza”.
Il sindaco Salvetti e l’assessore Raspanti sottolineano come sia interesse dell’amministrazione comunale avere sul nostro territorio un carcere che funzioni secondo quello che la Costituzione richiede. “In questo senso il sindaco solleciterà quello che ha scritto già molte volte alla direzione dell’amministrazione penitenziaria, rivendicando l’interesse per il carcere come di un pezzo di territorio, di un pezzo di città”.