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LIVORNO – Ancora truffe on line in Toscana.
I carabinieri della stazione di Ardenza, a seguito di accurati accertamenti, hanno individuato e denunciato un quarantenne originario del sud Italia, gravemente indiziato di essere l’autore di una truffa ai danni di un uomo del posto.
La vittima aveva pubblicato un annuncio di vendita di un motociclo su un sito di ecommerce ricevendo nel giro di poco tempo riscontro da parte di un sedicente acquirente che, simulando interesse all’acquisto, si era informato circa la disponibilità del veicolo proponendo di acquistarlo. Una volta accordato il prezzo, originariamente di 7mila euro, il sedicente acquirente ha fatto credere alla vittima di potergli corrispondere la caparra, pattuita in 500 euro, mediante alcune semplici operazioni da eseguirsi a uno sportello bancomat, al termine delle quali avrebbe ricevuto l’accredito sulla propria carta prepagata.
L’ignaro veditore ha acconsentito e, una volta davanti allo sportello, ha seguito le indicazioni fornite dall’interlocutore per telefono, digitando anche codici che, asseritamente, gli avrebbero consentito di riscuotere il proprio compenso, ma che nella realtà gli hanno fatto eseguire un pagamento, sotto forma di ricarica, al malfattore. Quest’ultimo, con svariati pretesti, ha poi tentato di fargli compiere ulteriori analoghi passaggi per ottenere un’altra cifra di pari importo, ma la vittima questa volta si è insospettita e non ha acconsentito a procedere oltre, accortosi che qualcosa non andava.
Realizzato di essere stata vittima di truffa l’uomo ha provato a richiamare l’ignoto interlocutore che però nel frattempo si era reso irreperibile.
Denunciato l’accaduto, i carabinieri di Ardenza hanno avviato indagini ad ampio spettro, seguendo anche il flusso delle somme oggetto delle operazioni di pagamento dissimulate ed incrociando tutti gli elementi raccolti, sono risaliti all’identità di un quarantenne calabrese.
Il presunto autore del reato è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della repubblica di Livorno per il reato di truffa aggravata anche attraverso strumenti elettronici di pagamento.