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ROSIGNANO MARITTIMO – Una nuova sperimentazione europea sarà portata avanti nel territorio del Comune di Rosignano Marittimo sull’intrusione del cuneo salino nell’area di Vada e comunque lungo la costa con l’obiettivo di contrastare il fenomeno.
Il 6 maggio alle 19 al Teatro Ordigno di Vada ci sarà un importante incontro con i cittadini e gli operatori. Un appuntamento che è stato annunciato dal vicesindaco Mario Settino .
Il nuovo programma si chiama Adaptwise, ed arriva dopo il successo del progetto, sempre nel Comune di Rosignano, denominato Adapt, coordinato da Anci Toscana nell’ambito del programma Interreg Italia – Francia Marittimo con cui è stato sviluppato un piano locale di adattamento al rischio alluvioni e un sistema di monitoraggio per la sicurezza delle aree attraversate dal Fosso Cotone e dal Botro Secco. Ed ecco che Anci Toscana, anche per Adaptwise, torna ad essere il soggetto guida di questo programma legato all’intrusione salina, con il supporto del partner Confservizi Cispel Toscana e del convenzionato Asa Spa.
La presentazione è avvenuta nella saletta auditorium del Centro Culturale Le Creste di Rosignano Solvay dove il vicesindaco Settino ha portato il saluto dell’amministrazione, passando poi la parola ad Alberta Ticciati, sindaca del Comune di Campiglia Marittima e membro del direttivo di Anci Toscana. “Il tema dei cambiamenti climatici è ormai di estrema attualità ed è una delle prossime sfide a interessare i territori. Nessuna amministrazione, da sola, può contrastare certe problematiche – ha detto Ticciati – infatti lo si può fare soltanto attraverso una alleanza, un patto che coinvolga sì le istituzioni, che sono importanti, ma anche le comunità che devono diventare più resilienti”. E facendo riferimento ai cambiamenti che portano, semplificando, siccità e alluvioni, ha indicato che si può lavorare per garantire più sicurezza ai territori anche se non potrà mai essere al 100%, per cui è necessario mettere in atto attività tese alla riduzione del rischio, quindi con la partecipazione dei cittadini resilienti.
E le parole resilienza e resilienti, nel corso della presentazione di Adaptwise sono state pronunciate ripetutamente. Perché la resilienza – ecco il suo significato – rappresenta la capacità delle persone di far fronte alle avversità uscendone rafforzate. Per cui il ruolo delle comunità resilienti sarà sempre più fondamentale oggi e e nel futuro.
“Con Adaptwise facciamo un ulteriore passo in avanti nell’affrontare gli effetti del cambiamento climatico sulle nostre comunità – ha sottolineato Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel Toscana – La gestione dell’acqua è una delle sfide più urgenti per i territori costieri, e il rischio di intrusione salina minaccia non solo la qualità della risorsa idrica, ma anche settori chiave come l’agricoltura e il turismo. Come Confservizi Cispel Toscana, siamo orgogliosi di supportare il Comune di Rosignano e Asa, sotto la regia dell’Anci Toscana, in questa sperimentazione, che combina monitoraggio avanzato, partecipazione attiva della comunità e soluzioni innovative per rendere il territorio più resiliente. L’obiettivo è chiaro: sviluppare modelli replicabili – ha concluso Perini – che possano essere adottati in altre aree sensibili della Toscana e oltre”.
Adaptwise si concentrerà – come accennato – sulla frazione di Vada, affrontando uno dei problemi più critici per le aree costiere: la siccità e il cuneo salino. Questo fenomeno si verifica quando l’acqua di mare penetra nelle falde acquifere o nelle reti idriche – come ha indicato l’ingegnere Camillo Palermo di Asa – mescolandosi con l’acqua dolce. Le cause possono essere molteplici: il prelievo eccessivo dei pozzi, l’innalzamento del livello del mare o la diminuzione delle piogge. Le conseguenze sono però sempre le stesse: acqua potabile più salata, danni alle colture agricole e difficoltà nel trattamento delle acque reflue nei depuratori.
Asa ha già studiato il problema negli impianti di Cecina e Rosignano con il progetto Horizon Ultimate, sviluppando un modello per individuare le zone più esposte. Ora la sperimentazione entrerà nel vivo con Adaptwise nella frazione di Vada, un’area paludosa bonificata al tempo dei Lorena.
Quindi verranno monitorate tubature, pozzetti e strumenti di misurazione per verificarne l’efficienza, mentre nuove sonde potranno essere installate dove necessario. Campioni di acqua prelevati dai pozzi privati e dalla rete idrica aiuteranno a misurare la salinità, mentre i dati delle stazioni meteo forniranno un quadro più chiaro sull’impatto delle partecipazioni. Un software di moderazione permetterà infine di simulare il fenomeno delle acque parassite in fognatura e individuare le situazioni più efficaci per contenerlo.
Ed ecco il ruolo delle cittadine e dei cittadini. perché per il successo di questa sperimentazione – è evidente – sarà necessario il supporto delle persone. I residenti potranno contribuire fornendo accesso ai pozzi privati, segnalando anomalie dell’acqua e partecipando all’installazione di nuove sonde. Anche le aziende del territorio, con particolare riferimento a quelle di ambito turistico e agricolo, avranno un ruolo chiave nella gestione sostenibile delle risorse idriche.
L’obiettivo finale? Sarà quello di creare una comunità Adapwise a Vada, nella quale amministrazione locale, cittadinanza, imprese ed associazioni lavoreranno insieme per sviluppare azioni pilota e soluzioni concrete alle problematiche indicate.
Il percorso sarà sarà quindi “partecipativo” e culminerà nella sottoscrizione di patti di collaborazione fra pubblico e privati per rendere il territorio più resiliente e pronto ad affrontare le sfide del cambiamento climatico.
Alla presentazione ha partecipato anche il presidente di Asa Stefano Taddia, nonché vicespresidente di Cispel Toscana. Il suo intervento ha puntato sul fatto che per i cambiamenti climatici bisogna puntare sulla mitigazione e l’unico vero strumento è l’adattamento. Irene Mari di Confservizi Cispel Toscana ha invece introdotto lo schema di Adapt e Adapwise nell’ambito della programmazione Intereg Italia – Francia Marittimo.