Getting your Trinity Audio player ready...
|
LIVORNO – L’intesa tra il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è già di fatto definita. Matteo Paroli – attuale Segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Tirreno Settentrionale (Mts) con sede a Livorno – è quindi di fatto il nuovo presidente della AdSP del Mar Ligure Occidentale con sede a Genova.
Un livornese è quindi alla guida del porto di Genova, il principale scalo italiano. A rendere possibile questa nomina – fino a un anno fa quasi inconcepibile per le gerarchie non scritte dello shipping italiano – sono state la litigiosità tra gli stakeholder liguri, l’incrociarsi di veti sui nomi locali e la grande professionalità dell’avv. Paroli, figura molto stimata.
L’indicazione ufficiale di Paroli a Genova apre quindi il conto alla rovescia finale per la scelta dei nomi anche nel resto d’Italia e nel porto toscano di Livorno. Apre anche una vacatio nel ruolo di Segretario generale a Palazzo Rosciano, che si concretizzerà tra circa 20 giorni, dopo la nomina ufficiale a seguito dei pareri delle Commissioni parlamentari.
Il nome più probabile per la presidenza della AdSP-Mts è ad oggi quello di Davide Gariglio, ex parlamentare PD e presidente fino al 2022 della Commissione Trasporti della Camera. Il suo nome è gradito al presidente Eugenio Giani e anche ben visto dalla Lega.
Quest’ultimo particolare ci porta all’altro nominativo oggetto di interesse, quello del nuovo Segretario generale dell’Authority con sede a Livorno. Matteo Paroli, trasferendosi a Genova, lascia vacante il ruolo che avrebbe dovuto altrimenti ricoprire per ancora diversi mesi.
Non appena Gariglio entrerà in carica troverà infatti un dirigente locale a ricoprire la Segretaria generale ad interim e dovrà indicare quello nuovo al Comitato di Gestione.
Quel nome dovrebbe essere molto probabilmente quello di Gianmarco Mancini, avvocato come Paroli ed ex parlamentare leghista.
Perché Mancini e non altri? Innanzitutto Mancini – in vigenza di un Governo/Ministero di centrodestra – andrebbe a controbilanciare la nomina a presidente di un esponente PD. Poi, perché altri nominativi finora circolati tra i dirigenti andrebbero a lasciare vuote dirigenze strategiche e a creare disequilibri all’interno dell’ente stesso.
Buona norma tende inoltre ad evitare di nominare presidenti o segretari provenienti dallo stesso ente, onde evitare tensioni e gelosie. Lo stesso Paroli – già dirigente della locale Adsp – rientrò da Segretario Generale dopo essere stato ‘fuori sede’ ad Ancona per un mandato quadriennale.
Mentre il nome del presidente della AdSP di Livorno sarà noto tra pochi giorni, quello del Segretario generale dovrebbe rimanere oggetto di congetture per ancora diverse settimane e dovrebbe essere ufficializzato non prima di un mese.