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LIVORNO – I carabinieri della compagnia di Livorno sono intervenuti al pronto soccorso dell’ospedale di Livorno dopo una segnalazione relativa ad una donna che avrebbe assunto condotte aggressive e minacciose nei confronti del personale sanitario.
In particolare, nel corso della mattinata di martedì (17 giugno) i carabinieri del Nucleo radiomobile di Livorno, giunti rapidamente presso la struttura sanitaria su richiesta di intervento proveniente dal pronto soccorso e veicolata dalla locale centrale operativa, hanno cercato di calmare una giovane donna che, secondo la ricostruzione dei fatti, era giunta alla struttura sanitaria nel corso della notte mediante accesso al locale pronto soccorso ed aveva chiesto di potersi riposare su una barella a causa di un forte stato di malessere. Al suo risveglio assistita dal personale medico in turno avrebbe manifestato atteggiamento da subito insofferente verso costoro sino a divenire aggressiva ed arrivando a colpire un medico. L’arrivo dei carabinieri ha consentito di bloccare immediatamente la donna e riportare la calma, consentendo la immediata ripresa delle regolari attività della struttura di primo soccorso del nosocomio labronico, ripristinandone ordine e sicurezza pubblica.
La giovane donna, oltre i vent’anni, originaria dell’est Europa, già nota alle forze dell’ordine, sarebbe giunta al nosocomio già in uno stato di alterazione causata da ricondursi a probabile abuso di alcool e/o assunzione di sostanze alteranti. Dalla sua pretesa di ricevere un immediato consulto con personale sanitario specializzato, avrebbe poi assunto una condotta violenta, creando istanti di tensione nella struttura subito cessati con l’arrivo dei carabinieri.
Al termine dell’intervento dei militari, che hanno ricostruito la vicenda, la donna è stata arrestata e condotta al carcere di Livorno a disposizione della locale competente autorità giudiziaria per lesioni personali a pubblico ufficiale ed incaricato di pubblico servizio esercente la professione sanitaria.
L’arresto è stato convalidato dal Giudice per indagini preliminari del tribunale di Livorno, mentre il sanitario colpito avrebbe riportato conseguenze giudicate guaribili in dieci giorni.