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Sindaco di Cecina: “Sono guarito dalla cocaina, convoco la giunta”

Samuele Lippi: "Chiedo a Pd e giunta di aprire confronto". Tenerini, Forza Italia, deputata e consigliera comunale Cecina: "Pd assume atteggiamenti ambivalenti. Dica le sue intenzioni"

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CECINA – Sindaco di Cecina: “Sono guarito dalla cocaina, convoco la giunta”.

Samuele Lippi, Pd, sindaco di Cecina, provincia di Livorno, fermato dai carabinieri con cocaina, pronto a rientrare alla guida del Comune. Una vicenda con cui Cecina è balzata alla ribalta nazionale.

Pronto a rientrare e pure a convocare nei prossimi giorni la giunta Samuele Lippi. Dopo aver comunicato al prefetto nel luglio scorso di fermarsi per “temporaneo impedimento”. E in una lettera al Consiglio Comunale in seduta il 24 luglio Lippi “Adesso per me è giunto momento di chiudere ogni contatto e avviare percorso riabilitazione. Oggi stesso c’è stato il primo incontro con una struttura. Il tempo che ci vorrà non è delineato e sarà legato a quello di cui ho bisogno”.

Il tempo pare essere arrivato per Lippi, stando a quanto ha dichiarato a ‘La Nazione’.

Tempi rapidi per la sua disintossicazione dalla cocaina per rientrare alla guida del Comune di Cecina assunta in assenza di Lippi dal vicesindaco Antonio Costantino.

Lippi avrebbe parlato con il segretario regionale Pd.

“Grazie ai medici, alle persone che mi hanno aiutato e alla mia famiglia, posso dire che oggi questa vicenda è superata, come testimoniano le certificazioni e i rapporti Asl.
E’ stato un percorso intenso, svolto in maniera seria e utile. Grazie ai medici, alle persone che mi hanno aiutato e alla mia famiglia, posso dire che oggi questa vicenda è superata, come testimoniano le certificazioni e i rapporti Asl. Mi era stata anche sospesa la patente, come accade a tutti in questi casi, ho scontato il periodo di sospensione e mi è stata restituita già da tempo”.

Il sindaco di Cecina Lippi: “So di aver commesso un errore, sono il primo a riconoscerlo. Però ritengo che un errore non possa marchiare a vita una persona. Chiedo solo al Pd e alla giunta di parlare, aprire un confronto. Non intendo certo creare un problema a Cecina, ma fare la mia parte, sono stato votato dai cittadini per questo. Sto solo cercando di mantenere una promessa, non voglio stare mesi sul divano quando posso lavorare. Mi piacerebbe dimostrare che i fatti di luglio sono stati certo un errore grave e chiedo di nuovo scusa, ma un incidente di percorso che ho analizzato e capito. Vorrei poter dimostrare che sono una persona affidabile”.

Chiara Tenerini, Forza Italia, deputata e consigliera comunale a Cecina: “Lippi si dichiara riabilitato e “chiede” di riprendere il timone della città. Dall’altro lato, un Pd, quello cecinese, che a luglio irresponsabilmente non chiede le dimissione del sindaco scoperto a comprare cocaina dichiarando di aspettarlo nuovamente in Comune ed oggi “minaccia” di far cascare la giunta se il sindaco torna”.

Poi Tenerini: “Quando nel mese di luglio il sindaco è stato trovato in possesso di sostanza stupefacenti per uso personale, sono stata la prima a evidenziare che fosse necessario un passo indietro e che il ruolo istituzionale ricoperto non fosse compatibile con una tale condizione A suo tempo, però, fu lo stesso Pd a fare quadrato attorno a Lippi, mantenendolo in carica, e consentendogli di intraprendere il proprio percorso di riabilitazione, seppur nel comprensibile imbarazzo generale. Appare quindi anomalo, oggi, questo atteggiamento di diffidenza e chiusura, che invece andava assunto allora.

Il Pd, ancora una volta, dimostra di non avere una chiara e definita linea politica e assume atteggiamenti ambivalenti in circostanze in cui, invece, chiarezza e coerenza dovrebbero animarne le azioni, per rispetto nei confronti dell’elettorato. E mi riferisco al fatto che a luglio il partito non ha ravveduto ragioni per sfiduciarlo avvalorando la temporaneità dell’impedimento, presupposto di un futuro rientro. Oggi invece non vorrebbe farlo rientrare, considerando solo adesso tale scelta inopportuna o rischiosa”.

Tenerini: “Quali sono quindi le intenzioni reali del Pd? Sfiduciare Lippi indipendentemente dal fatto che lui rientri o meno o rimanere coerente con quanto deciso a luglio? Oppure attenderne il rientro, dato che nessuno può impedirglielo, per sfiduciarlo paradossalmente con una mozione unitaria con l’opposizione? Come  intende procedere il partito rispetto al fatto che il sindaco ha dichiarato di volersi dimettere creando un evidente problema politico per il suo schieramento?  Tale ambiguità non è accettabile rispetto al concetto di buona politica, che dovrebbe invece prevalere in una sana amministrazione”.

© Riproduzione riservata

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