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Aggressione a calci e pugni per un telefonino e una tenda, individuato il rapinatore

La Squadra mobile della Polizia di Pisa ha concluso le indagini che inchiodano per il colpo a Marina di Vecchiano un 25enne rumeno già detenuto per un'altra rapina a Torre del Lago

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PISA – È un 25enne di origine rumena il responsabile della rapina violenta ai danni di due turisti nella pineta fra Marina di Vecchiano e Torre del Lago, fra le province di Pisa e Lucca, dello scorso 12 agosto. 

Così ha ricostruito la Squadra Mobile di Pisa che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del giovane, per rapina aggravata e lesioni personali aggravate.

Le vittime erano due signori di 65 e 52 anni che tornavano da una giornata in spiaggia percorrendo uno dei sentieri sterrati che riportano alla strada asfaltata.

Dalle indagini è emerso che l’uomo in bicicletta avvicinava i due amici con la scusa di chiedere una sigaretta e l’orario; non appena uno dei due prendeva il cellulare per controllare l’ora, il malvivente li aggrediva, colpendoli più volte, con violenza, con calci e pugni al volto e al corpo e non si fermava nemmeno quando una delle vittime era ormai riversa a terra.  Dopo l’aggressione, l’autore scappava in bici con la refurtiva, uno smartphone, una tenda da campeggio e uno zainetto con effetti personali di una delle vittime.  La spropositata violenza dell’aggressione causava gravissimi danni ad uno dei due uomini, che veniva trasportato al reparto di rianimazione dell’ospedale di Livorno, dove rimaneva in coma per diversi giorni, mentre l’altra vittima riportava lesioni al volto, con prognosi di 42 giorni.

Le indagini della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura di Pisa, si sono concentrate in prima battuta, sul traffico telefonico del cellulare sottratto ad una delle vittime, i cui risultati, assieme alle immagini di videosorveglianza della zona, hanno consentito di individuare il presunto autore in fuga con la bicicletta e con lo zaino rapinato riposto nel cestino portaoggetti. Sono state poi, analizzate tutte le notizie di reato raccolte dalle forze di Pplizia in quel territorio e verificati i tratti somatici di coloro che, già noti alle forze dell’ordine, frequentano la zona.

L’attenzione investigativa è ricaduta su un uomo arrestato la notte del 17 agosto a Viareggio proprio per una rapina commessa nei pressi di una discoteca di Torre del Lago. Il soggetto corrispondeva alla descrizione di una delle due vittime. A conferma dei sospetti degli investigatori della Polizia, è stato sottoposto alla vittima un album per il riconoscimento fotografico e questa ha riconosciuto, senza ombra di dubbio, il soggetto arrestato come il proprio aggressore; lo stesso risultava, inoltre, essersi recato al pronto soccorso dell’Ospedale Versilia di Viareggio allo scopo di farsi medicare una mano gonfia, pochi giorni dopo la rapina.

Nonostante la prova “regina”, ovvero il riconoscimento di una delle vittime, si ricercavano ulteriori elementi di prova, attuando una attività di positioning sul telefonino rapinato, sulla base della possibilità che lo stesso potesse essere stato rivenduto nei giorni precedenti. Ne è stato, così, individuato l’utilizzatore, un nordafricano, che, essendo senza fissa dimora, è stato sentito con l’assistenza di un avvocato, perché indagato per ricettazione: ha confermato che proprio il sospettato gli aveva ceduto il cellulare in un negozio di telefonia.

Per questo è stata richiesta la misura cautelare della custodia cautelare in carcere.  L’ordinanza adottata dal Gip è stata, quindi, eseguita dai poliziotti della Squadra mobile di Pisa, che l’hanno notificata all’indagato, detenuto in carcere a Lucca.

© Riproduzione riservata

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