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Siamo in guerra. Col green pass in tasca, ma in guerra. E’ illusorio pensare non sia così. Siamo in guerra nel momento in cui si dispongono aiuti militari anche dichiarando uno stato di emergenza. E annunciando il premier Draghi in Senato il primo marzo 2022: “L’Italia non intende voltarsi dall’altra parte”. E’ una fase storica con un’Italia con doppio stato di emergenza in contemporanea. Quello sanitario varato a fine gennaio 2020 e prorogato dal Governo Draghi fino al 31 marzo 2022 che, con l’Italia ormai unica in Europa, insiste e persiste con ogni qualsiasi misura restrittiva anche sui luoghi di lavoro nonostante il crollo in picchiata dei contagi Covid. E quello umanitario varato nelle ultime ore dal Governo Draghi fino al 31 dicembre 2022 con cui si introducono misure urgenti rispetto alla guerra in Ucraina. Stato di emergenza rivolto ad assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale. Intanto sono in arrivo le mamme con i bambini, accolti in Toscana come nel resto d’Italia, con la loro vita unico bagaglio a mano di un esodo improvviso.
Stato di emergenza con invio di ‘mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari’ al Governo ucraino fino al 31 dicembre 2022. Due stati di emergenza dunque. Insieme ma diversi, ha chiariro il premier Draghi in Senato: “È un impegno di solidarietà, che non avrà conseguenze per gli italiani, e che non cambia la decisione di porre fine il 31 marzo allo stato di emergenza per il Covid-19”. Ma nel nuovo stato di emergenza dichiarato dal Governo Draghi c’è anche il ‘livello di rischio imprevisto’ rispetto al funzionamento del sistema nazionale gas. Con cui ‘si rende immediatamente attuabile’ il razionamento del gas. L’ha detto Draghi, sempre in Senato: “La guerra avrà conseguenze sul prezzo dell’energia, che dovremo affrontare con nuove misure a sostegno delle imprese e delle famiglie”. E allora, in un’Italia col primo stato di emergenza disastrata economicamente, il rischio col secondo stato di emergenza è che nelle tasche rimanga solo il green pass.