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CASCINA – Tasse, Cascina approva tariffa e regolamento Tari.
Ed è polemica.
L’ex sindaco di Cascina Dario Rollo, capogruppo consiliare di opposizione lista civica Valori e impegno civico Dario Rollo, tuona: “L’amministrazione a guida PD, per il terzo anno consecutivo, aumenta ancore le tasse ai cittadini. Il problema sono le inefficienze del gestore del servizio e i relativi costi”.
Paolo Cipolli, assessore bilancio Comune di Cascina, provincia di Pisa: “L’amministrazione comunale non può decidere di aumentare o diminuire la tariffa Tari. Questa è determinata per legge sulla base del regolamento dell’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) secondo due principi basilari: la spesa complessiva della gestione integrale del ciclo dei rifiuti deve trovare intera copertura con la Tari e occorre fissare le tariffe in modo che chi produce più rifiuti, più paga. Per questo abbiamo rimodulato le tariffe in modo da adeguare gradualmente i coefficienti a quanto dispone la legge”.
Dario Rollo con il consigliere comunale Lorenzo Peluso: “L’innalzamento della Tari è legato unicamente all’incapacità di coloro che hanno deliberato la creazione di un ‘carrozzone’ che si chiama Retiambiente, di mancati investimenti impiantistici da parte della Regione e di gestioni di Geofor alquanto carenti e approssimative. E’ anche inutile scaricare le colpe degli aumenti sul nuovo metodo di calcolo introdotto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), come dichiarano alcuni amministratori locali. Non è il solo motivo. Il problema sono le inefficienze del gestore del servizio e i relativi costi. La formula del sistema Arera presuppone società efficienti, che riescono a creare economie di scala e pertanto ridurre i costi aziendali, oltre che la presenza di impianti in grado di ottimizzare il ciclo dei rifiuti. Cosa che non avviene in Toscana. Il paradosso è che Cascina, nonostante sia un comune tra i migliori della regione per la raccolta differenziata avendo raggiunto oltre 81% di differenziata grazie all’impegno dei cittadini, nel piano finanziario non trova alcuna agevolazione. Inoltre, con questo sistema, il Comune non può incidere sui servizi in quanto già fissati nel contratto stipulato da ATO Toscana Costa e Retiambiente per i prossimi 15 anni”.
Il Comune di Cascina in una nota: “Il regolamento si basa su una semplice presunzione: aumenta la produzione dei rifiuti al crescere dei componenti del nucleo familiare e a seconda della tipologia di attività svolta per le utenze non domestiche. I monoccupanti avranno coefficienti più bassi del 20%: un’agevolazione più ridotta rispetto al passato e con una tariffa comunque molto più bassa delle famiglie con più componenti. Si mantengono poi le agevolazioni in bolletta in base ai rifiuti consegnati ai due centri di raccolta, così come le riduzioni di tariffa per chi pratica correttamente il compostaggio con il kit messo a disposizione da Geofor”.
Cipolli: “Come amministrazione comunale siamo seriamente impegnati a migliorare il servizio e ad agire sulle leve che possono far calare il costo per il ciclo integrato dei rifiuti, ciò che potrà calmierare in un prossimo futuro la Tari. Sono azioni che richiedono tempo perché se ne percepiscano gli effetti, tuttavia alcune iniziative hanno già una loro efficacia”.
“Estese le rateazioni da un massimo di 48 mesi fino a 96 o 120 mesi. Il servizio di sfalci e potature, che risulta assai apprezzato con continuo incremento delle richieste, viene addebitato in bolletta solo ai beneficiari e non, come accadeva prima, con la ripartizione fra tutti i contribuenti”.
Quindi: “Tra le novità introdotte nel nuovo regolamento per contrastare l’evasione c’è la riduzione drastica dei tempi per l’iscrizione a Tari: massimo 90 giorni dall’entrata in possesso dell’abitazione, mentre prima si poteva arrivare fino a dodici mesi. Inoltre è stato introdotto un monitoraggio con la trasmissione dei flussi dei dati dall’anagrafe alla Riscossione Tributi (Sepi) per poter esercitare un controllo più puntuale ed individuare i cittadini non iscritti. Altri esempi: l’allargamento del servizio di spazzamento, una consegna più efficiente dei materiali per il conferimento, il contrasto al fenomeno degli abbandoni e la regressione del fenomeno e la riduzione del 30% dei rifiuti alle campane del vetro”.
Rollo e Peluso: “Purtroppo la scelta scellerata di introdurre questo meccanismo nell’ambito dei rifiuti porta come conseguenza che la gestione non è più nelle corde dell’amministrazione comunale. Oltre al danno anche la beffa. Nel piano economico e finanziario di quest’anno non si trova un euro di penale a Geofor per i mancati servizi del 2022; appena 10mila euro derivanti dal sanzionamento per abbandono rifiuti in un intero anno e nessuna riduzione dei costi dei servizi. Il piano finanziario è di quasi 7,9 milioni di euro a fronte di 7,5 milioni del 2022 e di 6,5 milioni del 2020. Gli aumenti per le famiglie vanno da +6% a +24%. Per esempio: una famiglia di due persone in un appartamento di 80 mq pagherà 348,25 euro rispetto a 326,01 euro dello scorso anno. Erano 252,93 euro nel 2020; una famiglia di 5 persone in un appartamento di 100 mq riceverà una bolletta di 477,18 euro a fronte di 389,93 euro pagati l’anno scorso (erano 289,47 euro nel 2020). Anche per le utenze non domestiche (bar, ristoranti, pizzerie, ecc.) vi saranno aumenti fino al 19%”.
Rollo afferma “da anni che la gestione unica nell’Ambito avrebbe portato grossi problemi per i comuni. D’altronde gli indicatori e parametri indicati nel piano strategico aziendale erano altamente negativi per il comune di Cascina rispetto a quelli vigenti precedentemente. Il servizio rifiuti sarebbe pertanto peggiorato e i costi aumentati. Serve chiarezza sul piano economico finanziario, sulle ragioni degli aumenti delle tassa e soprattutto servono misure che non gravino sui cittadini e le attività. Basta mettere le mani nelle tasche dei cascinesi”.
